"Gli enti designanti della Fondazione MPS battano un colpo"
SIENA. Da Sienattiva riceviamo e pubblichiamo.
“Dopo aver tentato invano di remare contro i soci pubblici di Fises rispetto agli effetti negativi del decreto Madìa, negando la propria firma alla richiesta di deroga per il salvataggio di FISES, il presidente Clarich torna alla carica auspicando di poter rivedere la partecipazione della Fondazione nella Finanziaria Senese Sviluppo, a favore di un preteso ingresso di soci privati e pretendendo che l’investimento in FISES generi a favore della stessa, per il futuro, un interesse finanziario pari ad almeno il 3% annuo. In altre parole, la Fises dovrebbe staccare alla FMPS almeno 1 milione di euro all’anno di utili e, comunque, di fatto, la FMPS manifesta in modo per nulla velato la sua vera volontà: cedere in tutto o in parte la propria partecipazione in FISES. Come in tanti, già a suo tempo, avevano capito.
Insomma, il presidente Clarich vuol mollare quella Finanziaria istituzionale che, a condizioni agevolate, sostiene concretamente centinaia di aziende del senese, e lo fa a dispetto dei “mission oriented investments”, delle linee di indirizzo, delle discussioni locali, del territorio stesso cui l’ente che gestisce appartiene. Si, perché la Fondazione MPS non appartiene al suo presidente, il quale la rappresenta, in nome e per conto degli interessi del territorio in quanto ente esponenziale degli enti designanti. Una gestione, quella della FMPS, che non può essere esclusivamente sviluppata tramite investimenti in strumenti finanziari, in linea anche con le indicazioni di ACRI, ma che invece – non ci stanchiamo di dirlo – deve promuovere, aiutare, sostenere, affiancare l’economia del territorio. La cessione di quote di maggioranza di Fises a favore di operatori privati di mercato potrebbe comportare lo snaturamento, se non peggio, dell’Ente stesso.
Ci sembra non più rinviabile una presa di posizione chiara e netta degli enti designanti, e in particolare di Comune e Provincia, affinché, palesato che l’attuale presidenza sembra non considerare e tutelare a dovere gli interessi del territorio, facciano tutto quanto in loro potere per porre fine a questo inaccettabile stato delle cose. E Clarich, se proprio non ha cuore gli interessi delle nostre comunità, potrebbe anche andarsene, serenamente”.