L’azione dovrà essere attivata entro il maggio 2018, per l’aumento del 2008, pena la prescrizione
SIENA. Da Siena Aperta riceviamo e pubblichiamo.
“Un silenzio assordante da parte del mondo politico ha accolto la nostra proposta affinché la FMPS proceda a reclamare dalla BMPS il rimborso di quanto versato per gli aumenti di capitale 2008 e 2011 circa 3.8 miliardi, a fronte dei bilanci e dei prospetti informativi dichiarati falsi dalla stessa Banca, oggi praticamente società pubblica.
L’azione risarcitoria dovrà essere attivata entro il maggio 2018, per quanto riguarda l’aumento del 2008, pena la prescrizione di ogni eventuale diritto per 2.7 miliardi di euro, azioni che sono state già intraprese da molti soci ed ex soci della Banca tra cui UNICOOP Firenze.
Molto fumo attorno alle azioni risarcitorie contro gli amministratori della FMPS il cui esito è incerto e il beneficio sicuramente modesto, e sulle richieste alle banche che intermediarono l’aumento di capitale Silenzio invece sul Ministero Economia e Finanza, e quasi silenzio su Banca D’Italia e CONSOB artefici di un controllo “leggero” e di autorizzazioni discutibili.
Insomma forti con i deboli e deboli con i forti, con santuari politici ed istituzionali da non toccare. E’ questo l’interesse di Siena? Noi pensiamo di no.
L’operazione Antonveneta e le altre (banca 121 in primis) ha responsabilità locali ma non solo. Banca D’Italia era in possesso di una relazione del proprio servizio ispettivo sullo stato comatoso di Antonveneta e il MEF (bella figura davanti alla commissione di inchiesta parlamentare) ha dato autorizzazioni di dubbia efficacia alla FMPS per favorire l’operazione. Basta questo, a parte eventuali altre pressioni che non conosciamo, a coinvolgere nel disastro anche coloro che dovevano controllare.
La Deputazione della FMPS lavora in silenzio per ottenere il rimborso risarcitorio? Ce lo auguriamo. Per Siena e anche per loro.
Le azioni di responsabilità potrebbero essere attivate non solo per gli amministratori passati. Rompere il silenzio assordante e far conoscere la loro opinione, insieme a quella dei livelli istituzionali senesi è importante per i cittadini e per il futuro della città”.