Si incontrano di nuovo le varie componenti "civiche"
SIENA. Siena sta vivendo una fase di dissesto acuto ed esteso ad ogni livello. Gli effetti della crisi delle più importanti istituzioni cittadine hanno già iniziato ad investire la vita quotidiana dei cittadini. La situazione è tale da richiedere un approccio diverso all’amministrazione della città. Un approccio in cui le ideologie, o le appartenenze del passato, vengono messe da parte a favore di soluzioni concrete e condivise che possano applicarsi nell’immediato per aiutare Siena.
Le formazioni politiche tradizionali sono gravate dai loro pesanti e lenti meccanismi interni, inevitabilmente condizionati da direttive centrali. Il sistema dei partiti si è rivelato inidoneo a perseguire l’interesse dei cittadini in un contesto di grave crisi. Con questo spirito, stiamo costruendo un percorso condiviso che possa portare all’aggregazione delle forze civiche presenti nella città. Siamo convinti che, adesso più che mai, alle imposizioni gerarchiche dei partiti vada contrapposto un concetto di trasversalità per dare risposte concrete a problemi concreti. La creazione di un forte baricentro civico è una solida base su cui fondare la costruzione di un’alternativa a quella partitocrazia che, evidentemente, non è in grado di trovare soluzioni al dissesto. Il termine “civico” è qui usato in senso stretto, come sinonimo di qualcosa che parte dalla percezione dei problemi della società civile. L’etichetta “baricentro civico” assume quindi il significato di un punto mediatore che, indipendentemente dalle appartenenze del passato dei singoli, parte dalla connotazione civica per costruire soluzioni condivise al massimo grado. Appare ormai fin troppo chiaro che i partiti tradizionali rappresentano una parte del problema, e non della soluzione. Per non ripetere gli stessi errori del passato, è necessario cambiare le logiche che amministrano la città. Le distinzioni ideologiche sono e devono essere superate. Non si parla di costruire un’alternativa ad una formazione politica che ha male amministrato la città. Si tratta di costruire un’alternativa ad un mero gruppo di potere, presente non solo nei Partiti, ma anche in molteplici Enti, il cui unico lascito alla città è una situazione di dissesto diffuso. Un’alternativa che parta dalla società civile.
Lo scopo di questo incontro è quello di consolidare al più presto una base che abbia come riferimento questa premessa di metodo, questo nuovo approccio al governo della città. Solo così potremo costruire un’alternativa credibile agli occhi di quei cittadini che, indipendentemente dalle scelte del passato, riconoscano gli effetti della gestione di questo gruppo di potere. Incontri di questo tipo andranno avanti proprio con lo scopo di aggregare ulteriori forze civiche presenti in città. La prossima riunione è già stata fissata per l’8 novembre prossimo.
Le formazioni politiche tradizionali sono gravate dai loro pesanti e lenti meccanismi interni, inevitabilmente condizionati da direttive centrali. Il sistema dei partiti si è rivelato inidoneo a perseguire l’interesse dei cittadini in un contesto di grave crisi. Con questo spirito, stiamo costruendo un percorso condiviso che possa portare all’aggregazione delle forze civiche presenti nella città. Siamo convinti che, adesso più che mai, alle imposizioni gerarchiche dei partiti vada contrapposto un concetto di trasversalità per dare risposte concrete a problemi concreti. La creazione di un forte baricentro civico è una solida base su cui fondare la costruzione di un’alternativa a quella partitocrazia che, evidentemente, non è in grado di trovare soluzioni al dissesto. Il termine “civico” è qui usato in senso stretto, come sinonimo di qualcosa che parte dalla percezione dei problemi della società civile. L’etichetta “baricentro civico” assume quindi il significato di un punto mediatore che, indipendentemente dalle appartenenze del passato dei singoli, parte dalla connotazione civica per costruire soluzioni condivise al massimo grado. Appare ormai fin troppo chiaro che i partiti tradizionali rappresentano una parte del problema, e non della soluzione. Per non ripetere gli stessi errori del passato, è necessario cambiare le logiche che amministrano la città. Le distinzioni ideologiche sono e devono essere superate. Non si parla di costruire un’alternativa ad una formazione politica che ha male amministrato la città. Si tratta di costruire un’alternativa ad un mero gruppo di potere, presente non solo nei Partiti, ma anche in molteplici Enti, il cui unico lascito alla città è una situazione di dissesto diffuso. Un’alternativa che parta dalla società civile.
Lo scopo di questo incontro è quello di consolidare al più presto una base che abbia come riferimento questa premessa di metodo, questo nuovo approccio al governo della città. Solo così potremo costruire un’alternativa credibile agli occhi di quei cittadini che, indipendentemente dalle scelte del passato, riconoscano gli effetti della gestione di questo gruppo di potere. Incontri di questo tipo andranno avanti proprio con lo scopo di aggregare ulteriori forze civiche presenti in città. La prossima riunione è già stata fissata per l’8 novembre prossimo.
“Nero su Bianco”
“Impegno per Siena”
“Moderati di Centrodestra per Siena”
“Sena Civitas”
“Siena 2030”
Costituenda associazione “Siena libera e pulita”