I due candidati sostengono la promozione della creatività, anche fuori dai luoghi consueti
SIENA. Una cultura da rilanciare. La città di Siena deve ripartire dalla sua risorsa primaria: lo sviluppo culturale. Un investimento che non sia solo un intervento di valorizzazione del nostro patrimonio storico artistico secondo i tradizionali schemi di promozione. Dobbiamo promuovere anche la creatività della nostra comunità attraverso un percorso che valorizzi le expertise di tutti coloro che vogliono impegnarsi per un nuovo slancio che ci proietti verso il progetto di Siena 2019.
Un rinnovamento dal basso, che si alimenti anche al di fuori dei consessi tradizionali, e che sappia interpretare le esigenze delle nuove generazioni.
La città di Siena ricopre un ruolo di primo piano nel panorama internazionale per la sue architetture, il proprio patrimonio artistico, per la musica (classica e contemporanea) e per i suoi scorci paesaggistici; quest’ultimi sono ritenuti dagli esperti del settore la nuova frontiera del turismo ecosostenibile e che per questo devono essere preservati e valorizzati.
Tutti ci accorgiamo come la vitalità culturale della nostra città sia difforme tra estate e inverno; vorremmo adoperarci per valorizzare quanto già di buono viene organizzato ed al tempo stesso proporre nuove iniziative che possano svegliare la città dal torpore invernale. Pur esistendo già iniziative promosse da associazioni e privati ci auspichiamo che la futura amministrazione possa intervenire per la stesura di un piano comunale che attraverso una sensibilizzazione nei mesi estivi possa portare alla nascita di nuove esperienze creative nei mesi invernali. Siamo convinti che se “seminiamo in estate”, in inverno potremmo raccogliere degli ottimi frutti. Tutto questo sarà possibile attraverso una gestione più accurata ed a misura di cittadino delle strutture già esistenti.
Il nostro obiettivo è quello di far uscire dai luoghi consueti le nostre eccellenze (si veda le esperienze di SienaJazz, della Rinaldo Franci, della Chigiana e di tutti quelle realtà che si occupano di arte figurativa) e di portarle tra la gente in modo da incuriosire i giovani e stimolare nuove prospettive d’interesse per tutti.
Se la città riuscirà ad intraprendere questa nuova via di investimento nel mondo della cultura potrà sia attirare nuovi flussi turistici sia sviluppare nuove occasioni lavorative per i nostri artisti.
Proponiamo di capovolgere radicalmente il modo di offrire eventi culturali al pubblico. La nostra idea è quella di istituire una giornata in cui Siena divenga attrattiva turistica non per la presenza di grandi nomi ma per le kermesse artistiche dei migliori talenti (non necessariamente professionisti) che, collocati in scenari unici al mondo, possano mettere in luce la loro formazione all’interno di un evento che sia anche un perno del marketing culturale della città. Ci auspichiamo che anche questi nostri spunti di riflessione possano contribuire a che Siena cambi.
Silvia Sestini
Giacomo Zanibelli