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SIENA. A quanto pare, a niente servono gli errori del passato, non vengono analizzati! Le Amministrazioni che hanno governato da almeno cinque mandati, non sono mai riuscite a dotare questa città di un anello di circonvallazione, indispensabile per sveltire il flusso veicolare quotidiano. Con l’aumentare dei veicoli, le circonvallazioni sono ormai presenti quasi ovunque nella nostra nazione (per non parlare del “Ring” che da secoli caratterizza la viabilità di Vienna).
Con occhio magnanimo possiamo dire che, al massimo, le nostre amministrazioni hanno tentato la realizzazione di una porzione di strada di collegamento che, però, non rappresenta un anello di circonvallazione, bensì una secante rimasta a metà. Questo poiché, le stesse amministrazioni, hanno apportato continue varianti al Regolamento Edilizio e costruito fabbricati che, attualmente, ne impediscono il completamento.
Purtroppo, a differenza di altre realtà, pur evidenziando nei programmi la priorità di voler risolvere la problematica del traffico, ancora non viene considerata l’importanza, in un quadro d’insieme, di progettare prioritariamente i percorsi veicolari e pedonali poi, successivamente, i volumi edificabili. Quest’ultimi, non c’è bisogno di essere urbanisti per capirlo, che siano a destinazione abitativa, commerciale od altro, da un lato tolgono superficie da destinare alla viabilità e, dall’altro, richiamano mezzi di trasporto.
In Viale Toselli si ripete ancora l’errore e si continua a costruire senza prevedere un’adeguata viabilità interna che elimini l’interferenza nell’unica via esistente che deve essere solo “di scorrimento” veloce e che, invece, risulta di regola intasata (anche prima della chiusura di Via Baldassarre Peruzzi, che come noto, nonostante i proclami, perdura da quasi un anno).
Sembrerà strano ma la vicenda di Viale Toselli ricorda la precedente esperienza, ormai ultra decennale, della Via Massetana Romana dove tutt’ora è impossibile attraversare agevolmente i vari lotti, neppure come pedoni.
Gli amministratori dovrebbero ricordare che la progettazione va fatta su ampia scala che tenga conto dell’edificazione esistente, degli insediamenti già previsti in espansione, della loro destinazione etc. … non secondo logiche particolari e del momento, purtroppo ben comprensibili ai cittadini nelle loro dinamiche, che non si manifestano idonee a realizzare l’interesse della collettività. Tant’è che non vi è chi non veda come la città è bloccata, con un traffico fermo nella gran parte della giornata nelle varie arterie, laddove la situazione di Viale Toselli rappresenta l’emblema delle difficoltà dei senesi a circolare.
Progettare un’adeguata viabilità, significa ragionare con una visione strategica e d’insieme di sviluppo della città e d’interesse dei cittadini, all’interno di una scala che preveda flussi di traffico per almeno un ventennio. Ciò che a Siena è sempre mancato.
Circolo SENA CIVITAS