"Lo sforzo per superare questo stato di difficoltà, deve vedere unita la città senza posizioni di comodo o strumentalizzazioni"
SIENA. Come siamo usciti chiaramente sulle assurde negazioni delle Foibe da parte del Rettore Unistrasi, così prendiamo chiara posizione sul bruttissimo episodio delle scritte all’Università , neppure giudicabili vista la loro gravità. Sena Civitas esprimere quindi non soltanto sdegno, solidarietà alla ragazza a cui è stata violata l’immagine e profanata la riservatezza con parole indegne, ma auspica che venga trovato in fretta chi ha commesso questo reato e venga punito severamente. Il livello di democrazia del nostro Paese e della nostra città fa sperare che emerga la responsabilità di un solo individuo (come nella negazione delle Foibe, pur non essendo in quest’ultimo caso anche reato penale ma esecrabilità morale). Se non fosse così l’episodio assumerebbe gravità ancora maggiore e imporrebbe una riflessione complessiva della città su un tessuto sociale che alimenta gli estremismi e la negazione di eventi storici o libertà personali, che a nostro avviso sono indiscutibili. Iniziando proprio dal rispetto delle singole libertà, idee, orientamenti affettivi, non possiamo che condannare anche ed a maggior ragione ogni atto di violenza fisica di cui Siena non è nuova anche se l’ultimo pestaggio non sembra attribuibile a senesi. L’impoverimento culturale, l’emarginazione sociale, le nuove povertà non risparmiano infatti da anni Siena e i suoi giovani. Lo sforzo per superare questo stato di difficoltà, deve vedere unita la città senza posizioni di comodo o strumentalizzazioni. La solitudine, le degenerazioni, gli stati di disagio che sfociano in violenza, devono essere prevenuti con azioni multiple di cui tutti gli attori devono farsi carico.
Sena Civitas