Chi ha gestito male lasci a
SIENA. Da Sena Civitas riceviamo e pubblichiamo.
“A Siena il progetto politico di chi ha governato la città in questi anni passati è fallito. Sia sotto il profilo economico che sotto quello sociale. La città, ormai contraddetta nella propria millenaria aspirazione al buon governo, è distrutta moralmente. Il Monte dei Paschi si è esposto troppo. Adesso ha predisposto un piano di ristrutturazione con cui si metteranno in mobilità migliaia di dipendenti e si prevede una forte riduzione degli impieghi (prestiti). Si dovranno chiudere filiali. L’Università, con milioni di euro di debiti, è ormai presa come esempio negativo in tutta Italia. La Fondazione, che non percepirà i dividendi della propria banca conferitaria, ridurrà i finanziamenti a pioggia e diminuirà drasticamente la propria quota azionaria in Banca Monte dei Paschi. Molte associazioni culturali e sportive, oltre a molti enti utili e meno utili, saranno costretti a chiudere. Sono stati distribuiti soldi spesso senza alcun criterio. Questa situazione avrà ricadute per le piccole aziende, che subiranno maggiormente la crisi, perché proprio nel momento del bisogno, Fondazione Monte dei Paschi non ci sarà e non ci potrà essere. Ha fallito il sistema Siena e la connessa gestione politica.
Dopo 60 anni di una stessa maggioranza la parola chiave è “CAMBIAMENTO”! Questo significa la democrazia dell’alternanza, altrimenti è un regime in cui governano sempre gli stessi. Il cambiamento può avvenire con un movimento civico, solo con una LISTA CIVICA (voci critiche si sono alzate anche a sinistra, all’interno dello stesso PD chiedendo una revisione e una diversa valutazione dell’operato della decaduta classe dirigenza di maggioranza) che prenda dalla società civile gli scontenti o i delusi, che ridia SPERANZA alla città, con facce nuove, di persone competenti ed efficienti. E’ necessario andare oltre il Pd, non contro il Pd. Bisogna creare qualcosa di NUOVO e non di diverso. La vocazione di Siena è anche cultura, territorio, turismo; con migliaia di commercianti, studenti, impiegati e imprenditori che vogliono stare sul “mercato”, avendo il Comune dalla loro parte, con progetti seri ed economici per la città. Non con errori o con progetti faraonici, che hanno portato solo allo spreco e allo sperpero di denaro pubblico. Bisogna ascoltare la città e i suoi attori attraverso nuove idee, che è possibile raccogliere anche su Internet, con blog che consentano la PARTECIPAZIONE di coloro che hanno iniziative da sostenere. Soprattutto GIOVANI che hanno delle imprese da realizzare. Il Comune li deve aiutare a partire; con poche migliaia di euro si realizzano società che stanno in “rete”, che vendono prodotti “on line”, che fanno Export, che attraggono investitori esteri, che creano posti di lavoro e che ridanno valore e dignità alla vita delle persone. La depressione in cui è stata fatta sprofondare la città deve essere superata con un CAMBIAMENTO POLITICO che ridia slancio alla “polis”, con valori positivi. Chi ha sbagliato se ne deve andare, per lasciare spazio al nuovo.
Chi ha gestito male, creando debiti, lasci a “facce nuove” il governo della città”.
“A Siena il progetto politico di chi ha governato la città in questi anni passati è fallito. Sia sotto il profilo economico che sotto quello sociale. La città, ormai contraddetta nella propria millenaria aspirazione al buon governo, è distrutta moralmente. Il Monte dei Paschi si è esposto troppo. Adesso ha predisposto un piano di ristrutturazione con cui si metteranno in mobilità migliaia di dipendenti e si prevede una forte riduzione degli impieghi (prestiti). Si dovranno chiudere filiali. L’Università, con milioni di euro di debiti, è ormai presa come esempio negativo in tutta Italia. La Fondazione, che non percepirà i dividendi della propria banca conferitaria, ridurrà i finanziamenti a pioggia e diminuirà drasticamente la propria quota azionaria in Banca Monte dei Paschi. Molte associazioni culturali e sportive, oltre a molti enti utili e meno utili, saranno costretti a chiudere. Sono stati distribuiti soldi spesso senza alcun criterio. Questa situazione avrà ricadute per le piccole aziende, che subiranno maggiormente la crisi, perché proprio nel momento del bisogno, Fondazione Monte dei Paschi non ci sarà e non ci potrà essere. Ha fallito il sistema Siena e la connessa gestione politica.
Dopo 60 anni di una stessa maggioranza la parola chiave è “CAMBIAMENTO”! Questo significa la democrazia dell’alternanza, altrimenti è un regime in cui governano sempre gli stessi. Il cambiamento può avvenire con un movimento civico, solo con una LISTA CIVICA (voci critiche si sono alzate anche a sinistra, all’interno dello stesso PD chiedendo una revisione e una diversa valutazione dell’operato della decaduta classe dirigenza di maggioranza) che prenda dalla società civile gli scontenti o i delusi, che ridia SPERANZA alla città, con facce nuove, di persone competenti ed efficienti. E’ necessario andare oltre il Pd, non contro il Pd. Bisogna creare qualcosa di NUOVO e non di diverso. La vocazione di Siena è anche cultura, territorio, turismo; con migliaia di commercianti, studenti, impiegati e imprenditori che vogliono stare sul “mercato”, avendo il Comune dalla loro parte, con progetti seri ed economici per la città. Non con errori o con progetti faraonici, che hanno portato solo allo spreco e allo sperpero di denaro pubblico. Bisogna ascoltare la città e i suoi attori attraverso nuove idee, che è possibile raccogliere anche su Internet, con blog che consentano la PARTECIPAZIONE di coloro che hanno iniziative da sostenere. Soprattutto GIOVANI che hanno delle imprese da realizzare. Il Comune li deve aiutare a partire; con poche migliaia di euro si realizzano società che stanno in “rete”, che vendono prodotti “on line”, che fanno Export, che attraggono investitori esteri, che creano posti di lavoro e che ridanno valore e dignità alla vita delle persone. La depressione in cui è stata fatta sprofondare la città deve essere superata con un CAMBIAMENTO POLITICO che ridia slancio alla “polis”, con valori positivi. Chi ha sbagliato se ne deve andare, per lasciare spazio al nuovo.
Chi ha gestito male, creando debiti, lasci a “facce nuove” il governo della città”.