Apolloni: "Il NO è stato per qualcosa cui attribuiamo grande valore: la nostra Costituzione"
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SIENA. Estrapolo da un articolo apparso oggi su un giornale locale questo passaggio: “alla fine ha vinto chi ha votato contro qualcuno e non per qualcosa”. Ecco questo ragionamento non mi sembra accettabile. Chi l’ha formulato ha cercato e cerca una giustificazione alla propria insufficienza, ma non può ritenere condivisibile una tale asserzione. Abbiamo votato NO, per salvaguardare la nostra Costituzione da ulteriori stravolgimenti. Riteniamo che il testo costituzionale attuale possa essere aggiornato, anche attraverso una serena condivisa attività parlamentare, ma che il problema reale sia la classe politica, la sua litigiosità ed incapacità di valide mediazioni. Il nostro NO non era “contro qualcuno”, bensì volto a bloccare quello che si è rivelato un vero e proprio piano di precarizzazione del lavoro, di impoverimento della maggioranza dei cittadini, di indebolimento ulteriore della famiglia, della scuola e della sanità. Il tutto condito da una fretta e da un’enfasi sul ” o me o il vuoto “, oltretutto condiviso da vari analisti e politologi sedicenti assertori del “nuovo” e del “giovane” rispetto al ” vecchio”. Curioso destino che i giovani italiani abbiano la maggioranza (80%!) tra quanti hanno utilizzato il NO a garanzia dell’attuale testo costituzionale. Chiediamo ora che, a partire dalla Costituzione, si elabori un modello di ricostruzione e sviluppo per il nostro Paese, con il fine: – di ridurre immediatamente l’eccessiva distanza tra i pochi ricchi ed i troppi poveri, togliendo i privilegi e i compensi eccessivi dove esistono; – di stabilire un tetto massimo per l’imposizione fiscale, tale da scoraggiare l’evasione, che comunque sia perseguita anche con la prigione; – di garantire cure sanitarie ai più bisognosi, la cui salute è preziosa per tutti noi, vigilando costantemente sugli abusi, da sanzionare con severità; – di difendere ed interpretare le nostre risorse ambientali monumentali culturali, perché divengano occasione di occupazione e reddito, oltre che di certa fruizione da parte di tutti dei beni naturali (aria, acqua, suolo); – di custodire quotidianamente le nostre città ed i nostri paesi, perché risultino sicuri accoglienti e vivibili, liberi da ogni forma di delinquenza; – di rivedere sollecitamente la nostra politica sull’immigrazione, negando ospitalità a quanti ricercano un inserimento economico e non scappano da guerre, organizzando contemporaneamente, insieme con i partner europei, un proficuo dialogo con i Paesi di provenienza; – di facilitare le famiglie ed i loro ruoli, senza sostituirsi ad esse e senza contrastarne natura e fini, consapevoli che su di esse poggia pienamente la nostra società; – di valorizzare e non regalare ad altri l’intelligenza dei nostri giovani, occupandoli qui ad interpretare e difendere il nostro ambiente con le sue numerose diversità e preziose caratterizzazioni; – di garantire la libertà di pensiero e di parola sia ai singoli individui che ai mass media, sapendo che ciò è una ricchezza per tutti; – di differenziarci dagli altri Paesi europei, enfatizzando le nostre originalità e la qualità certificata dei prodotti della nostra intelligenza, non vendendole qua e là per il mondo; – di operare perché tutte le Forze poste a difesa della nostra Italia siano adeguate e ripagate per il lavoro che svolgono. Crediamo che tutto questo e quanto ne discende sia un contributo alla sete di positività e di futuro che vive dentro ciascuno di noi, prima ed oltre ogni appartenenza politico-partitica. Come tale lo proponiamo. A dimostrazione di quanto affermavo in apertura, che il NO è stato PER QUALCOSA cui attribuiamo grande valore: la nostra Costituzione.
Oliviero Appolloni
SENA CIVITAS