Emerge quindi chiaramente il ruolo essenziale delle liste civiche in Siena per ottenere la maggioranza in ambito comunale”; liste civiche che raccolgono consensi oltre gli schieramenti di partito.
Altro dato significativo, in questo caso relativo alle elezioni amministrative svoltesi in 29 comuni, il fatto che “tantissimi” elettori che hanno espresso la loro preferenza alle europee per i partiti di Centrodestra, in molti comuni abbiano poi preferito confermare le maggioranze uscenti di Centrosinistra, con spostamenti percentuali che superano anche il 30% (es. Radda) e in alcuni casi vedono addirittura rovesciamenti di maggioranza avvenuti alle europee smentiti alle comunali (es. Radicofani 57,4 alle europee 24,97 lista di opposizione alle comunali).
A maggior ragione questa evidenza appare marcata, se si considera che, a differenza del passato, la sinistra non ha più la forza derivante dal potere economico, dato dalla guida della Banca MPS, della Fondazione ecc., che consentiva la distribuzioni a pioggia di contributi, incarichi e posti di lavoro. Per questo vanno ricercate altrove le cause del “forte” recupero e del consolidamento anomalo di un PD che versa in una crisi profonda di iscritti e credibilità e che ha sulle spalle la responsabilità del disastro economico perpetrato nelle Istituzioni senesi.
Se ci focalizziamo sul contesto del comune capoluogo, a guida Centrodestra da circa un anno, il fenomeno appare evidente e fa porre l’accento su questioni di indirizzo e di rinnovamento “attese” ma ancora “non espresse”; anzi , nel sentire comune “disattese” con sensazione di semplice recupero di componenti parte integrante del vecchio sistema di potere. Ne consegue che purtroppo non possiamo testimoniare che l’onda lunga delle vittoriose amministrative al Comune di Siena di un anno fa ci sia stata.
Questa, a nostro avviso, è una analisi corretta e oggettiva che prescinde dal fatto che gli aderenti e amici del Circolo Sena Civitas abbiano votato per i partiti di Centrodestra alle elezioni europee. Se vogliamo che il Centrodestra, coadiuvato da esperienze e liste civiche di area moderata, possa essere protagonista e porsi a guida dell’intero territorio senese, la realtà va affrontata ponendo correttivi.
La nostra convinzione immediata è che bisogna continuare a lavorare e che l’aspetto che ha caratterizzato e caratterizzerà ancora le elezioni a livello comunale sarà l’apporto convinto delle Liste civiche e di molti suoi esponenti che mettono in gioco la propria reputazione a beneficio della credibilità della scelta politica e rappresentano un incredibile moltiplicatore al momento in cui si concretizza un esito elettorale locale.
Questo aspetto, della “credibilità del candidato” apre un mondo al nostro assillo di lavorare sulla formazione di una nuova classe dirigente e di sfruttare tutte le occasioni che consentano la crescita sia nel numero che nelle esperienze individuali. Tutto questo ci spinge ad aprire fronti tra loro legati: come ci immaginiamo la nostra Siena tra vent’anni; le scelte da compiere; i giovani da promuovere a classe dirigente.
Convintamente abbiamo sostenuto e sosteniamo il sindaco Luigi De Mossi e comprendiamo le scelte di responsabilità che deve ogni giorno compiere per garantire il funzionamento della macchina comunale, ma crediamo necessario e non più rinviabile un “cambio di passo”: Siena ha chiesto con le ultime elezioni amministrative una discontinuità dal passato, discontinuità che deve intendersi sia nel modello operativo politico, sia in un vero rinnovamento della classe dirigente”.