Il Comune opta per “detenuti in pieno centro” e “alloggio a chi nasconde latitanti”
SIENA. Dal Circolo Sena Civitas riceviamo e pubblichiamo.
“Che il mondo sembri comportarsi “alla rovescia”, a guardare “in grande”, non stupisce forse neppure più, ma siccome per tutti, anche e soprattutto per gli ipocriti, finisce per valere la regola del NIMBY, acronimo inglese che sta per “Not in my back yard” (non nel mio giardino), stupisce sì, oltre a preoccupare, la noncuranza con cui i governanti locali sorvolano sugli ultimi fatti di cronaca o, peggio, ci mettano il “carico da undici”.
Di ieri e di oggi, sui quotidiani cittadini, trafiletti di poche righe che sono, in realtà, delle bombe per lo standard di sicurezza cui Siena era abituata ed ai quali, ci domandiamo, se sia giusto dover rinunciare: siringhe nei giardini di via Verdi a Scacciapensieri; aiuti a chi ha nascosto due latitanti, perché “non possono essere lasciati per strada”; trasferimento della casa per ex detenuti in pieno centro, a due passi da piazza del Campo.
Da cittadini onesti, non armoniosamente aggrovigliati, ci chiediamo quale valore abbiamo agli occhi del Comune e dei suoi esponenti che, mentre non risulta abbiano accolto l’esasperato e disarmato appello di chi al parco, magari con i nipoti, ha trovato delle siringhe abbandonate plausibilmente di tossicodipendenti, non hanno lesinato di strombazzare, anche a mezzo stampa, aiuto e sostegno a chi ha dato accoglienza e ricovero a due latitanti e che, ora – aimè – al pari di altri!!, si trova senza casa; anzi, hanno avuto l’idea geniale di trasferire la casa per ex detenuti a pochi passi da piazza del Campo, cuore cittadino e salotto buono vanto della città , completamente dimentichi che per chi si propone come meta turistica e polo di attrazione culturale a svariati livelli la mossa non è quello che si definisce azzeccata.
Auspichiamo che nel segreto dell’urna e già da adesso, nei cuori di chi ha cuore Siena, si faccia strada il convincimento che cambiare è non solo necessario ma doveroso”.