SIENA. Da Sena Civitas riceviamo e pubblichiamo il segente comunicato a firma di Pietro Staderini.
“Esplode il problema dei rifiuti dopo gli avvisi di garanzia e gli arresti del DG Ato Toscana Sud per corruzione e turbativa d’asta, che vedono coinvolti anche il gestore Sei e Siena Ambiente. A parte il grave aspetto giudiziario che troverà la necessaria soluzione per punire chi ha commesso reati, e la condivisione di un Consiglio comunale straordinario monotematico sull’argomento, che dovrà indirizzare l’Amministrazione comunale a politiche sui rifiuti che ottimizzino i costi della struttura amministrativa a vantaggio di una indispensabile riduzione delle tariffe, si rende necessario e urgente un intervento di pulizia delle isole ecologiche e un presidio, controllo e repressione di coloro che utilizzano luoghi pubblici per atti di vandalismo e discariche a cielo aperto.
Ultima segnalazione in tal senso l’abbiamo per la zona di Renaccio/Ribucciano presa d’assalto da persone incivili e utilizzata per l’abbandono di rifiuti di ogni genere, che vanno dagli elettrodomestici ai mobili. Tutti riconoscono l’importanza del decoro urbano e come questo influisca sulla qualità della vita dei cittadini, oltre che sull’immagine della città e della sua Amministrazione.
Purtroppo, per quella senese non è così e sembra che i nostri amministratori non vedano il problema del degrado urbano nel quale versa la nostra città.
Lo stato di abbandono delle scarpate, delle isole ecologiche, del verde pubblico -specie quello delle periferie-, dei marciapiedi, delle strade, evidenziano e denotano il degrado che alcune zone della città stanno subendo, nonostante che l’Assessore di riferimento cerchi di respingere questa evidenza.
Quando un’Amministrazione si occupa solo di ciò che vuole, non vede i problemi e non è consapevole dello stato di abbandono del suo territorio, il fatto assume caratteri preoccupanti.
Chiediamo pertanto, molta più cura e attenzione al decoro della nostra città; un decoro che passa anche dal far cessare la diffusa presenza di questuanti davanti agli esercizi commerciali, sagrati delle chiese e nel teritorio senese in generale.”
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