SIENA. Occorre l’intervento del tesoro e del governo italiano per salvare la banca MPS
Dopo le operazioni bancarie giudicate “malefatte” dai Tribunali , del management di cui erano a capo Mussari e Vigni, non ancora condannati, anche il successivo management nelle persone di Profumo e Viola non ha brillato sicuramente , se si pensa che sono stati bruciati 15 miliardi di capitalizzazione in 4 anni.
Anche l’ingresso del tesoro nell’azionariato della banca non fu una scelta del governo ma della banca , in quanto conseguenza degli interessi non pagati e dovuti sui prestiti dei bond. Il governo non sembra intenzionato a salvare la nostra banca senese, mentre è intervenuto rapidamente nei confronti di banca Etruria ai vertici della quale c’era il padre della ministra Boschi, salvandola con il commissariamento. D’altra parte, Renzi è troppo accondiscendente alle varie lobbies di potere.
Dopo l’Ad Viola anche il presidente Tononi ha rimesso il proprio mandato nelle mani nel cda, nel quale è stato cooptato marco Morelli nuovo AD. L’ex ad Viola ( che comunque ora si gode una liquidazione di 3 milioni) non sarà stato un grande stratega , ma aveva almeno dato un contributo per non far fallire la banca mantenendo discreti rapporti con il personale e con i sindacati. Ora non si pensi che con Morelli, in maniera taumaturgica si risolvano in 2 mesi tutti i problemi del MPS. Peraltro, dal racconto di Viola mentre si congedava, si è capita la portata dell’interventismo di palazzo Chigi a sostegno di Morelli e soprattutto da parte di JP MORGAN. Con la disinvoltura che gli è propria, Renzi ha fatto dire a Porta a Porta trasmissione di Vespa, al ministro dell’economia Padoan , che nel pieno della ricapitalizzazione di 5 miliardi MADE IN JP MORGAN , pesa l’incognita del referendum costituzionale; ossia che una possibile vittoria del NO alla deforma Renzi Boschi Verdini metterebbe a rischio la banca e i risparmi di migliaia di famiglie di risparmiatori che nel biennio 2008 2009 sono stati convinti ad acquistare obbligazioni subordinate. Operazione questa propagandistica e veramente vergognosa !!!
Ricordiamo che Morelli da giugno 2006 a febbraio 2010 è stato vice direttore generale del MPS guidato da Mussari e Vigni che lo avevano nominato anche CFO e AD di MPS Capital Services, banca per le imprese. Quindi Morelli, come rilevato da numerosi atti giudiziari delle inchieste su MPS ( nelle quali la sua posizione è stata archiviata ) nei suoi 4 anni a Siena, non è stato comunque un semplice passacarte. E se , come da regolamentazione urgente, la nomina del nuovo AD è stata già approvata dalla BCE, potrebbe non dare una bella impressione la nomina di un banchiere multato per i suoi precedenti in MPS, da BANKITALIA.
Si dice che chi vivra’ vedra’. Quel che è certo è che dopo l’incontro estivo tra Renzi e Jamie Dimon numero 1 della JP MORGAN , quest’ultima è entrata a gamba tesa dentro Rocca Salimbeni e ormai si comporta come la padrona . E per la ricapitalizzazione si rinvia a dopo il referendum (sic). Cosi il titolo MPS continua a scendere con la quotazione a circa 0,20 con il rischio di azzerarsi nei prossimi mesi.
La senesità della banca è quasi scomparsa del tutto ( vedi ultimo cda svoltosi a Milano ) ma anche eventuali aggregazioni non dovranno tradursi in una mera acquisizione di gruppi esteri con il rischio della perdita di lavoro dei dipendenti come gia accaduto in altre banche che si stanno americanizzando e facendo licenziamenti in massa e il trasferimento della Sede e forse anche della perdita del marchio MPS.
Le caratteristiche secolari della banca, un corretto rapporto con le istanze istituzionali , economiche e sociali ( pur nella autonomia ) , il sentire l’istituto come un grande valore della città sono fattori che vanno preservati e valorizzati. Insomma deve rimanere un nuovo concetto della senesità pur nella innovazione e modernità. Quindi non c’è bisogno di atti traumatici, ma di un apporto di coesione di tutti i soggetti coinvolti nella vicenda MPS, a partire dalla società civile e politica locale e nazionale. E’ auspicabile anche che la Vigilanza, come fa spesso, segua con attenzione e rigore questo avvicendamento di amministratori delegati.
Noi di Sel siamo convinti che il tesoro e il Governo debbano entrare nel capitale della banca nel prossimo aumento di capitale ( come lo stato tedesco farà con Deutsche bank in grave crisi con perdite di circa 6 miliardi, con esposizione in derivati di 15 volte il Pil tedesco e con una multa dagli USA di 14 miliardi per la chiusura dell’indagine sui mutui subprime ). IL MPS inoltre ha anche tutte le condizioni previste dall’art 70 comma 1 del DL 1/09/93 n 385 (TUB) ( PER GRAVI OPERDITE PATRIMONIALI, IRREGOLARITA’ PREGRESSE NELLA GESTIONE , GRAVI VIOLAZIONI ALLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE, AMMINISTRATIVE, STATUTARIE),
PER ESSERE AMMESSA ANCHE AL REGIME DI COMMISSARIAMENTO PER UN ANNO DA PARTE DEL GOVERNO. Durante questo periodo il titolo rimane congelato e sottratto alla speculazione che vari fondi compreso Jp Morgan hanno già fatto in questi mesi per comprare il titolo con 2 soldini.
OCCORRE PERTANTO EVITARE IN OGNI MODO CHE LA TERZA BANCA DEL PAESE SIA CEDUTA A CAPITALI ESTERI.
CIRCOLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ SIENA