Contrastare la strategia "mercatistica" diViola e Profumo
Ormai siamo sull’orlo del tracollo, è da più di un anno che SEL denuncia questo andamento, è da più di un anno che SEL chiede con forza di sottrarre la Banca MPS dalle scorrerie speculative e dalle grinfie di amministratori non all’altezza; è sufficiente calmierare la situazione per poco tempo, (un anno, al massimo due), durante il quale ripensare un piano industriale più confacente ad una banca e non ad una specie di Market finanziario.
Oggi questa azione è più che mai attuale, ed è diventata urgente, con i valori di ora, qualunque soluzione (fusione, aumento capitale, spezzatino) significherebbe fare un regalo a qualcuno ed un furto alla città. Un nuovo aumento di capitale come annunciato da Profumo significherebbe consegnare il Monte ad un’altra banca più potente che acquisirebbe la nostra banca con pochi spiccioli di euro.
Ha ragione il presidente Rossi a chiedere soluzioni che non sviliscano un territorio ed al tempo stesso non distrugga un pezzo importante dell’economia locale e nazionale. Un intervento dello Stato è auspicabile ( ( non prestiti come i precedenti con un tasso del 9% quasi usuraio) anche perché in Europa sono stati fatti salvataggi di banche , dagli stati , per centinaia di miliardi ( GERMANIA 250, Francia 60, Spagna 60, Grecia 40 etc) senza pretendere interessi.
Non siamo dello stesso parere di Rossi quando riafferma (ma forse non poteva fare altrimenti) la fiducia in chi come minimo è responsabile di aver condotto un piano di risanamento diminuendo si i costi (soprattutto del lavoro con la fuoriuscita di molti dipendenti)) ma depauperando contestualmente il patrimonio della Banca.
A dire il vero ci sembra incomprensibile l’atteggiamento della dirigenza della banca che a quattro mesi dall’aumento di capitale di 5 miliardi si ritrova le azioni allo stesso valore di prima dell’aumento (rapportate alle quantità di allora), cioè in 4 mesi si sono bruciati quasi 5 miliardi di capitalizzazione!
In una situazione normale la dirigenza si sarebbe dimessa per non aver raggiunto gli obiettivi, al di la dei loro meriti o demeriti.
Certo ci sono altre cose incomprensibili, l’asimmetria strabica dell’EBA (che SEL ha già denunciato in precedenti interventi) nel giudicare la consistenza patrimoniale delle banche europee, probabilmente premiando qualcuno e penalizzando qualcun altro. Gli stress test utilizzati dalla BCE si basano su un modello ( Basilea 2 e 3) che privilegia la banca universale 2.0 che era usato prima della crisi e che è sempre fallito in quanto tende a generare un sistema finanziario complesso dove contano più le operazioni finanziarie che commerciali. Noi preferiamo il modello di banca commerciale impegnata più a fare intermediazione del credito che a puntare su operazioni speculative con i derivati come le ormai famose “Alexandria” e “Santorini” che hanno aggravato le sorti del bilancio della banca all’epoca Mussari.
Questa situazione sta diventando incomprensibile, a dimostrazione della poca trasparenza fin qui avuta dalla dirigenza. Proprio per questo sarebbe necessario che chi ne ha la possibilità e il potere, il Sindaco, il Presidente della Regione, i nostri parlamentari sottraggano la banca da un destino che se le cose rimangono così è già segnato, essere la preda (predestinata?) di speculatori senza scrupoli.
Pertanto occorre contrastare la strategia ” MERCATISTA ” di Profumo e Viola che mettono a rischio l’indipendenza del Monte.
SEL CIRCOLO DI SIENA