"Nessuno potrà dire come si svilupperà la nuova fase"
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Ciò non vuol dire che questo esito positivo ci soddisfi perché si sono visti e si sono praticati vecchi vizi del passato, che nulla hanno a che vedere con le tanto sbandierate e innovative regole contenute nella Carta di Pisa annunciate e mai veramente applicate. Sul come si è arrivati a tali nomine è cosa ormai già ampiamente dibattuta sui media e non vale la pena ritornarci, sulla sostanza, invece, si possono dare diverse letture:
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Alcune di esse si intrecciano in maniera impressionante con l’attività e la progettualità che l’Amministrazione comunale sta portando avanti nel campo culturale quasi a prefigurare quelle che saranno le scelte future, e, insinuando il sospetto di incompatibilità e/o conflitto di interessi per alcuni membri nominati;
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Su altre è troppo facile l’accostamento a personaggi e gruppi politici e ad enti nominanti, che, francamente speravamo di non vedere in maniera così eclatante.
A noi non piace esprimere giudizi affrettati sulle persone quando si fanno nomine in qualunque ente, per cui quello che conta saranno le cose che faranno. Detto questo però sulle priorità che la Fondazione deve avere bisognerebbe che la nuova governance dicesse da subito quali sono; noi ci permettiamo di suggerirne due che ci sembrano tra le tante le più importanti:
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CONSOLIDAMENTO E RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE: per realizzare questo obiettivo è necessario che non venga distribuito patrimonio per finanziare qualunque attività, anche quelle che oggi sembrano di fondamentale importanza (Siena capitale Europea della Cultura). Il principio che ci aspettiamo che la nuova Deputazione Amministratrice voglia praticare da subito deve essere che si assegnano utili solo se conseguiti, senza nessuna eccezione. Derogare da questo principio significa indebolire la Fondazione con la pratica di sempre, cioè “l’assalto alla diligenza”
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ANALISI E SOLUZIONI RELATIVE ALLE SOCIETA’ PARTECIPATE E STRUMENTALI: salvaguardare le esperienze portate avanti dalle aziende strumentali della fondazione coinvolgendo maggiormente, nel finanziamento di queste attività, altri enti (regione, C.C.I.A.A., Università, associazioni di categoria, Banche, ecc.) che già oggi, in vario modo, sono partner di queste società, cercando di evitare un declino di esperienze che, al di la dei risultati economici, hanno dimostrato una vitalità e una capacità di innovazione notevoli.
Dopo i disastri prodotti da un sistema autoreferenziale, che ha considerato come proprio il patrimonio di una intera città, provocando una crisi economica e morale senza precedenti, sistema che ancora non è stato debellato, ci sembrerebbe il minimo che le azioni che la nuova deputazione vorrà intraprendere avvenissero in trasparenza senza condizionamenti e logiche di parte.
Il Coordinamento del Circolo Sinistra Ecologia Libertà Siena