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SIENA. L’apertura della sede di Forza Nuova a Siena ha sollevato la reazione di diversi soggetti che si identificano come antifasciste.
Ne abbiamo raccolte alcune giunte alla nostra redazione.
“Per noi un doppio dolore, un’altra forza fascista che apre una sede a Siena dopo CasaPound è inconcepibile. Vedere in questa città simboli che richiamano all’ideologia fascista è uno strazio per la nostra storia e per la democrazia che, anche attraverso la lotta di liberazione, ha contraddistinto la nostra terra.
I principi ed i divieti della nostra Costituzione Repubblicana devono avere il sopravvento contro coloro che echeggiano e propagandano concetti che la lotta al nazi-fascismo ha definitivamente sconfitto oramai da decenni.
Non accetteremo mai che quell’ideologia che causò al nostro popolo così atroci sofferenze, possa attecchire nuovamente ed in questo territorio. I lavoratori, i pensionati, tutti i democratici senesi devono rinsaldare la loro cultura democratica, evitare di sottovalutare il fenomeno e respingere ogni reminiscenza fascista.
Il 25 aprile quest’anno, con i venti di guerra che si agitano nel mondo e di fronte a questi fenomeni, deve chiarire, con una grande partecipazione, da che parte sta il popolo di Siena e della sua provincia: da sempre schierato contro la guerra e contro il fascismo.
CGIL Siena”
“Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per l’apertura a Siena della sede di Forza Nuova, una nota organizzazione di ispirazione neofascista, che promuove un pensiero razzista, xenofobo e omofobo, contrario ai principi democratici e antifascisti su cui si fonda, invece, la nostra comunità. Non siamo disposti a restare indifferenti di fronte a una cultura che mette in discussione i principi stessi della nostra carta costituzionale e della nostra democrazia. Denunciamo inoltre che in città è attiva anche un’altra organizzazione di chiara ispirazione fascista, Casapound, che si nasconde dietro il nome dell’associazione culturale “Il Selvaggio” e che nei giorni scorsi si è resa protagonista su Facebook di una evidente apologia del fascismo. Siamo convinti che sia arrivato il momento di una mobilitazione, che coinvolga tutti i settori e le istituzioni democratiche cittadine, in difesa di quei principi solidali e antifascisti su cui si fonda la nostra storia.
Articolo Uno -MDP”