Se lo chiede "Cittadini di Siena" commentando il rinvio
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SIENA. Clamoroso in consiglio comunale: l’insediamento della Commissione Sanità e Servizi Sociali si è incagliato sulla elezione del Presidente. La maggioranza ha dimostrato ancora una volta di essere sfaldata non riuscendo ad eleggere il consigliere Guazzi alla presidenza della Commissione nonostante tutti gli accordi che sarebbero maturati nelle ultime ore. Fatale è stata la spaccatura nel gruppo di Siena Cambia con la consigliera Sabatini che si è messa di traverso, lamentando di essere stata informata dell’accordo raggiunto solo qualche minuto prima della convocazione. La minoranza ha preso la palla al balzo proponendo l’autorevole candidatura di Eugenio Neri. Ambedue le candidature, messe in votazione, hanno riportato quattro voti favorevoli sui cinque necessari per l’elezione.
La sospensione della seduta per una verifica a cura del Segretario Generale di una qualche possibilità di uscire dall’impasse non ha sortito alcun risultato se non quello di un nuovo rinvio a tempi migliori (con nuove spese a carico della collettività).
Al di là delle toppe che saranno messe, non ci si può esimere da un pesante giudizio politico: questa maggioranza è inaffidabile e fa pagare alla Città, con la paralisi della azione amministrativa, il conto delle sue palesi contraddizioni. Il governo della Città è immobile esattamente come ai tempi del Commissario, col sindaco in mille faccende affaccendato, senza alcun costrutto.
Se la maggioranza si divide per una questione di secondo piano come una presidenza di commissione (meramente consultiva), figuriamoci cosa potrà succedere quando si parlerà del bilancio.
Cittadini di Siena
La sospensione della seduta per una verifica a cura del Segretario Generale di una qualche possibilità di uscire dall’impasse non ha sortito alcun risultato se non quello di un nuovo rinvio a tempi migliori (con nuove spese a carico della collettività).
Al di là delle toppe che saranno messe, non ci si può esimere da un pesante giudizio politico: questa maggioranza è inaffidabile e fa pagare alla Città, con la paralisi della azione amministrativa, il conto delle sue palesi contraddizioni. Il governo della Città è immobile esattamente come ai tempi del Commissario, col sindaco in mille faccende affaccendato, senza alcun costrutto.
Se la maggioranza si divide per una questione di secondo piano come una presidenza di commissione (meramente consultiva), figuriamoci cosa potrà succedere quando si parlerà del bilancio.
Cittadini di Siena