Usb della Provincia chiede risposte precise al nuovo presidente
Come USB notiamo una forte distonia fra la politica sindacale concertativa ed appiattita su ogni e qualsiasi misfatto compiuto dagli Amministratori e dai burocrati a livello locale e la rivolta contro la politica dei tagli alla spesa pubblica del Governo Renzi. Il Governo ha posto una questione prioritaria, gli sprechi esistono ovunque, anche nelle province, ma in modo evidente gli sprechi sono nei Ministeri e nelle Regioni; se non partiamo da lì non arriviamo da nessuna parte.
La Provincia di Siena è un Ente in liquidazione non solo per i provvedimenti ed i tagli contenuti nella cosiddetta Legge Delrio, ma anche e soprattutto per gli ennesimi tagli delle risorse, contenuti nella Legge di Stabilità, con la quale il Governo propone, per le Province, tagli di 1 miliardo per il 2015, 2 miliardi per il 2016 e 3 miliardi per il 2017.
Per la Provincia di Siena significano 10 milioni e mezzo per il 2015, il doppio per il 2016 ed il triplo pari a 31 milioni e mezzo per il 2017. Il dissesto di bilancio è garantito e, se non lo raggiungeremo a fine 2014, questo traguardo sarà raggiunto e superato dopo la metà del 2015. Cosa di sensato possiamo proporre per indirizzare il bilancio verso un contenimento della spesa ed una riduzione degli sprechi. In primo luogo occorrerebbe così come ha dichiarato il Governatore della Toscana Rossi, che l’Ente uscisse da tutte le società partecipate che a Siena sono ben 17, società che rappresentano un serbatoi clientelare di consenso politico/amministrativo.
La presenza di 4 dirigenti ad incarico fiduciario politico, in un Ente che dal 12 ottobre si è trasformato e non è neppure il “parente povero” di quello preesistente di previsione Costituzionale, non ha alcun senso organizzativo. Ancor meno senso ha l’istituzione del posto in Pianta Organica del Capo di Gabinetto, incarico di fiducia politica che poteva e può essere risolto a favore dell’utilizzo del personale interno, rilevando che, in questa fase di riordino degli Organi istituzionali e di riduzione dei carichi di lavoro in alcuni settori, potevano essere incaricati, per esempio, gli addetti alle segreterie degli organi istituzionali dell’Ente nell’ottica della migliore organizzazione del personale e del sicuro risparmio economico.
La figura del Segretario Generale quale competenza esclusiva dell’Ente Provincia risulta sovradimensionata, la sua funzione potrebbe essere associata o alla funzione del Segretario del Comune Capoluogo oppure a quella di una altra Amministrazione Provinciale come quella di Arezzo o Grosseto, se non una unica per tutte e tre le Amministrazioni Provinciali del sud della Toscana.
La presenza di una nuova Sede incompiuta voluta in un momento di smantellamento delle funzioni degli Enti Provincia risulta essere uno dei problemi che l’attuale Amministrazione dovrà farsi carico nell’ottica del risparmio economico nella gestione dell’Ente che, fra l’altro, è gravato dalla presenza di canoni di affitto, alcuni preesistenti da 20 anni come quello della Sede di via Massetana dove è presente il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato ospite spesato dall’Ente come a spese dell’Ente risultano gli Uffici della Prefettura del Palazzo del Governo di piazza Duomo, dove è presente anche l’appartamento del Prefetto e per i quali nessun corrispettivo è versato dallo Stato nelle casse del nostro Ente.
Alla nuova Amministrazione si chiedono risposte puntuali ed in primo luogo perché non condividere il percorso tracciato dal Presidente della Giunta Regionale Toscana di uscita da tutte le società partecipate dalla Regione, dichiarando parimenti la volontà di uscita dalle 17 Società partecipate da parte di questa Amministrazione Provinciale di Siena.
USB DIPENDENTI PROVINCIA DI SIENA
USB REGIONALE TOSCANA