Quattro chiacchiere con un nome conosciuto a Siena. Oggi candidata nella lista Per Corradi sindaco

SIENA. Eleonora Scricciolo, senese, moglie e madre di due bambini, impiegata all’Università di Siena dal 1991. Da sempre attiva nel sociale e nall cultura come dimostra il suo impegno come segretaria alla Camera provinciale del lavoro UIL con delega all’Università e la sua presenza come membro nel Comitato Pari Opportunità dell’Università.
Adesso il suo nome compare tra i candidati nella lista Per Corradi sindaco, con capolista Claudio Martelli.
La sua vicinanza ai socialisti ha origini dalla figura paterna. Suo padre Loris, allievo di Nenni, è stato deputato nel primo governo di centrosinistra della storia della Repubblica Italiana. Il suo nome, a Siena, è legato anche alla banca Mps dove ha ricoperto l’incarico di vice presidente per quasi 10 anni.
“Ma è tutto dimenticato – dice delusa Eleonora – c’è stato un tempo in cui dire “socialista” non era conveniente. Tangentopoli ha portato via tutto; il peggio ma anche quella parte operosa ed onesta dei socialisti. Poi è arrivato il Pci, Pds, Ds e Pd che hanno portato la banca nella situazione in cui si trova”.
Ma perchè, con tutti gli impegni che ha già ha voluto impegnarsi anche in politica, scegliendo una campagna elettorale così difficile?
“Ho deciso di impegnarmi direttamente in queste amministrative a sostegno di Gabriele Corradi dopo avere vissuto direttamente il declino dell’Università degli Studi di Siena, per impedire che una cattiva politica amministrativa priva di qualunque autocritica, diventi un sistema consolidato per la città intera. Nel suo mandato parlamentare mio padre è stato cofirmatario della proposta di Legge per istituire all’Università di Siena la Facoltà di Scienze Economiche e Bancarie – la storica facoltà che dette prestigio lustro ed esclusività all’Università di Siena; vado orgogliosa di questo fatto non soltanto per ragioni affettive, ma quale testimonianza della capacità di intuito e di spirito profondamente riformista della classe politica socialista di quel tempo”.
C’è un tono mesto nella Sua voce quando parla di quanto fatto da Suo padre. Perchè?
“Perchè Siena ha dimenticato quanto è stato fatto da persone come mio padre. Da quando è morto, nel 2004 sono stata io ad adoprarmi per ricordarlo. Davanti alla dimenticanza e ingratitudine di tanti ho voluto organizzare una raccolta di suoi scritti ed ho organizzato una giornata in sua memoria nella nostra natia Chiusi. Nessuno sa quello che lui ha fatto per Siena: per la sua Università, per la banca per le persone. Ed è triste sapere che quanto fatto da persone come lui venga dimenticato e non riconosciuto”.
Crede che questa dispersione di memoria possa aver influito sulla classe politica attuale? Sulle sue “mancanze?
“Credo che l’avere affossato il lavoro delle persone che insieme a lui, fecero grande Siena è stato un grave errore: non soltanto sul piano umano, ma soprattutto sul piano dell’etica della formazione di una buona classe dirigente, altrettanto capace di continuare a costruire un futuro per la cità”.
Un’ultima domanda. Quale è la Sua analisi politica nella attuale campagna elettorale senese?
“Non credo che le elezioni amministrative vadano ricondotte sulla retorica competizione fra fazioni politiche: destra/sinistra. Non ritengo di avere fatto una scelta politica diversa dalla mia formazione: sono e rimango socialista. Certo una libera socialista, nel senso che da figlia di autonomista quale sono, non posso continuare a tollerare l’appiattimento dei socialisti verso il PD. Un appiattimento che snatura e svende l’intima essenza dell’essere riformisti, ad una classe politica miope e priva di una cultura aperta verso un futuro dinamico e di crescita. Oggi faccio appello a tutte le forze di cultura socialista perché abbiano a cuore il futuro di questa città!”.
(Foto di Corrado De Serio)