"Nella nostra provincia, oltre a forme di protesta strumentali, che talvolta portano la propaganda politica fin dentro le classi, adesso, assistiamo a comportamenti che mettono a repentaglio l’incolumità stessa degli studenti. A cosa servono azioni così sconsiderate? Che cosa sarebbe potuto accadere se una mamma non fosse stata accanto ai bambini non fatti entrare a scuola? E’ pur vero che la libertà di sciopero è un diritto costituzionale, ma quando le conseguenze vanno a cadere su bambini di 10 anni, sarebbe più opportuno usare un maggior senso di responsabilità e, perlomeno, informare le famiglie sulla volontà di fare sciopero, in modo che il genitore possa organizzarsi".
"Il Popolo della Libertà – conclude Lorenzo Izzo – porterà la questione sui banchi del Consiglio Regionale, con l’intervento del Consigliere Tommaso Villa, Coordinatore Regionale della Giovane Italia. Sarà, poi, condotta sul territorio un’operazione verità per informare i cittadini sui contenuti della Riforma Gelmini, che permetterà alla scuola italiana di valorizzare il merito e di divenire più competitiva a livello europeo".