SIENA. Eppur si muove. In seno al PD sono in atto grandi manovre per trovare le soluzioni migliori in vista delle prossime elezioni comunali. Tra il lusco ed il brusco si sono incontrati i maggiorenti del partito e hanno smazzato le carte, destinando a ciascuno (scartine comprese) una posizione adatta, come in un bel solitario.
La prima posizione da coprire è quella del segretario comunale, cui è stato destinato uno dei pupilli di Cortonesi, che non vuole esporsi in prima persona, dato che punta all'assessorato all'Urbanistica e la posizione di segretario equivarrebbe per lui ad una “bruciatura”. Il candidato che sarà sottoposto al placet dei circoli è Alessandro Mugnaioli, consigliere comunale, ex presidente della Circoscrizione 4, fedelissimo al candidato sindaco. Non sono previste “primarie”, ma una sorta di election day, con una lista cui saranno collegati tutti i nomi dei segretari.
Dal vertice di fine maggio, cui hanno partecipato i maggiorenti del partito, sono uscite altre proposte: Giulio Carli in viaggio verso l'assessorato ai Lavori Pubblici o al Bilancio; Massimiliano Perugini destinato a ricoprire l'incarico di capogruppo in Consiglio Comunale, per il momento si accontenterà di un ruolo di primo piano all'interno del Partito, magari come vice-segretario.
Tutto dovrà passare al vaglio del Congresso del partito che si svolgerà il 25 giugno, ma è presumibile che – piacendo al candidato sindaco Franco Ceccuzzi e al presidente del Consiglio Regionale Alberto Monaci – difficilmente ci saranno variazioni…
Rientrato il tentativo di fronda di uno dei circoli più “popolosi” e forti, si passa alle promozioni e alle epurazioni: uno che potrebbe “lasciare” (o essere lasciato…) sarebbe il vicecapogruppo in Comune Simone Petricci, che assieme a Paolo Mazzini (coordinatore del Circolo della Lizza e deputato della Fondazione) e Lorenzo Brenci è uno dei fedelissimi dell'ex-vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Starnini. Voci dal Consiglio Comunale dicono che Petricci sia in procinto di aderire al gruppo socialista di Targetti. Con molta probabilità, per le elezioni comunali del prossimo anno Targetti troverà un accordo con il gruppo socialista di Bellandi, Rosati, De Gortes e Tacconi per presentare una lista congiunta in appoggio a Franco Ceccuzzi.
Chi rimane fuori dai giochi è il vice-sindaco Mauro Marzucchi, che presenterà lunedì la sua Siena Futura, e spera con questa mossa che Pieluigi Piccini (segretario regionale dell'Api di Rutelli) decida di affidargli il ruolo di candidato a sindaco per la coalizione Api, Udc, Lega, Nuova Forza Italia (cui vanno sommati i fuoriusciti del PdL, come Agostino Milani) e le Liste Civiche… Unite. L'unico avversario di Marzucchi in questa scalata alla candidatura è Mario Ascheri, che è sostenuto da tutte le Liste Civiche e dalla Lega, indecisi in quale staffa mettere il piede.
Tornando all'Api, il nuovo segretario provinciale dovrebbe essere Fausto Tanzarella, editore senese, ex-socialista, ex-PDS, ex-DS e uno dei maggiori promotori della nascita del PD senese, che all'ultimo congresso dei Democratici ha sostenuto la mozione Marino. Così dovrebbe formarsi la “nuova” Margherita con personaggi nuovi, visto che i margheritini precedenti sono rimasti tutti sul carro di Ceccuzzi.
La prima posizione da coprire è quella del segretario comunale, cui è stato destinato uno dei pupilli di Cortonesi, che non vuole esporsi in prima persona, dato che punta all'assessorato all'Urbanistica e la posizione di segretario equivarrebbe per lui ad una “bruciatura”. Il candidato che sarà sottoposto al placet dei circoli è Alessandro Mugnaioli, consigliere comunale, ex presidente della Circoscrizione 4, fedelissimo al candidato sindaco. Non sono previste “primarie”, ma una sorta di election day, con una lista cui saranno collegati tutti i nomi dei segretari.
Dal vertice di fine maggio, cui hanno partecipato i maggiorenti del partito, sono uscite altre proposte: Giulio Carli in viaggio verso l'assessorato ai Lavori Pubblici o al Bilancio; Massimiliano Perugini destinato a ricoprire l'incarico di capogruppo in Consiglio Comunale, per il momento si accontenterà di un ruolo di primo piano all'interno del Partito, magari come vice-segretario.
Tutto dovrà passare al vaglio del Congresso del partito che si svolgerà il 25 giugno, ma è presumibile che – piacendo al candidato sindaco Franco Ceccuzzi e al presidente del Consiglio Regionale Alberto Monaci – difficilmente ci saranno variazioni…
Rientrato il tentativo di fronda di uno dei circoli più “popolosi” e forti, si passa alle promozioni e alle epurazioni: uno che potrebbe “lasciare” (o essere lasciato…) sarebbe il vicecapogruppo in Comune Simone Petricci, che assieme a Paolo Mazzini (coordinatore del Circolo della Lizza e deputato della Fondazione) e Lorenzo Brenci è uno dei fedelissimi dell'ex-vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Starnini. Voci dal Consiglio Comunale dicono che Petricci sia in procinto di aderire al gruppo socialista di Targetti. Con molta probabilità, per le elezioni comunali del prossimo anno Targetti troverà un accordo con il gruppo socialista di Bellandi, Rosati, De Gortes e Tacconi per presentare una lista congiunta in appoggio a Franco Ceccuzzi.
Chi rimane fuori dai giochi è il vice-sindaco Mauro Marzucchi, che presenterà lunedì la sua Siena Futura, e spera con questa mossa che Pieluigi Piccini (segretario regionale dell'Api di Rutelli) decida di affidargli il ruolo di candidato a sindaco per la coalizione Api, Udc, Lega, Nuova Forza Italia (cui vanno sommati i fuoriusciti del PdL, come Agostino Milani) e le Liste Civiche… Unite. L'unico avversario di Marzucchi in questa scalata alla candidatura è Mario Ascheri, che è sostenuto da tutte le Liste Civiche e dalla Lega, indecisi in quale staffa mettere il piede.
Tornando all'Api, il nuovo segretario provinciale dovrebbe essere Fausto Tanzarella, editore senese, ex-socialista, ex-PDS, ex-DS e uno dei maggiori promotori della nascita del PD senese, che all'ultimo congresso dei Democratici ha sostenuto la mozione Marino. Così dovrebbe formarsi la “nuova” Margherita con personaggi nuovi, visto che i margheritini precedenti sono rimasti tutti sul carro di Ceccuzzi.