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POGGIBONSI. “L’accordo tra sindacati ed azienda per un contratto di solidarietà a favore dei dipendenti della Imer International dimostra che gli strumenti per affrontare questa difficile fase sono molteplici e che non è sempre necessario ricorrere, come unica soluzione, all’uscita della forza lavoro dalle imprese”. E’ quanto dichiara Tiziano Scarpelli, assessore provinciale alle attività produttive, dopo che l’azienda valdelsana specializzata nella produzione di macchinari per l'edilizia ha siglato con la Fiom-Cgil di Siena un accordo per i lavoratori, distribuiti nei siti produttivi di Rapolano Terme, Poggibonsi e Certaldo.
“La Provincia – sottolinea Scarpelli – guarda con favore ad accordi di questa natura perché scongiurano l’allontanamento dai processi produttivi dei lavoratori e assicurano loro il mantenimento del posto di lavoro, a fronte di una riduzione dell'orario e del salario. Come è avvenuto per la Rimor e per altre imprese della nostra provincia, con il contratto di solidarietà i lavoratori della Imer resteranno in azienda, mantenendo aperto il rapporto con il mondo del lavoro, oltre ad avere maggiori garanzie retributive rispetto ad altre forme di ammortizzatori sociali”. “Il contratto di solidarietà, inoltre – aggiunge l’assessore – è uno strumento che consente di non disperdere il patrimonio di professionalità e di competenze di aziende che, come nel caso della Imer, operano sul mercato da anni. Nel momento in cui riprenderanno a correre, l’esperienza di quei lavoratori e di quelle lavoratrici sarà un elemento di competitività in più per affrontare il mercato”.
“La Provincia – sottolinea Scarpelli – guarda con favore ad accordi di questa natura perché scongiurano l’allontanamento dai processi produttivi dei lavoratori e assicurano loro il mantenimento del posto di lavoro, a fronte di una riduzione dell'orario e del salario. Come è avvenuto per la Rimor e per altre imprese della nostra provincia, con il contratto di solidarietà i lavoratori della Imer resteranno in azienda, mantenendo aperto il rapporto con il mondo del lavoro, oltre ad avere maggiori garanzie retributive rispetto ad altre forme di ammortizzatori sociali”. “Il contratto di solidarietà, inoltre – aggiunge l’assessore – è uno strumento che consente di non disperdere il patrimonio di professionalità e di competenze di aziende che, come nel caso della Imer, operano sul mercato da anni. Nel momento in cui riprenderanno a correre, l’esperienza di quei lavoratori e di quelle lavoratrici sarà un elemento di competitività in più per affrontare il mercato”.