"La parola d'ordine per mettere i professionisti nelle condizioni di lavorare al meglio è semplificare"
CHIUSI. “Stravolgere l’impianto normativo: le riforme devono essere elaborate insieme agli Ordini professionali e con l’obiettivo di realizzare una lotta violenta contro la burocrazia, indispensabile per rilanciare le imprese e l’economia”. Così Stefano Scaramelli, candidato al Consiglio della Regione Toscana, è intervenuto all’iniziativa degli Ordini e dei Collegi di architetti, ingegneri, agronomi, avvocati, geometri e periti industriali di Siena. “Bisogna evitare che la burocrazia blocchi tutto e lavorare affinché la Toscana del futuro sia un pezzo dell’Italia che funziona meglio – ha detto Scaramelli -. Una regione nella quale i professionisti possano esprimere al meglio le proprie capacità e i propri talenti producendo bellezza e novità per il territorio. La parola d’ordine per mettere i professionisti nelle condizioni di lavorare al meglio è semplificare. Servono norme chiare e semplici, facili da applicare: basta burocrati che scrivono leggi di 180 articoli e 300 pagine. I professionisti non possono, e non devono, fare gli interpreti di testi astrusi ma devono poter svolgere il proprio mestiere. In questa delicata fase economica e sociale la politica deve – perché questo è chiamata a fare – essere vicina ai lavoratori tutti, anche ai professionisti, agevolandoli nel lavoro e non facendo loro perdere tempo a studiare carte ingarbugliate. Occorre creare sviluppo e gettare le basi per una società e un mondo del lavoro tranquillo, libero da lacciuoli dubbi e ridondanti che vanno a discapito della certezza, creando una nebulosa normativa in cui si possono annidare con più facilità i favori all’amico dell’amico. Bisogna chiudere con la stagione delle interpretazioni per aprire una nuova fase fatta di lavoro, di certezze, di merito, di competenze. Avanzo la proposta di partire da Siena per collaborare con tutti gli Ordini professionali per scrivere insieme le norme con l’obiettivo di stravolgere l’impianto normativo”.