"Chi di azzeramento ferisce di azzeramento perisce"
Il comitato Vittime del Salva-Banche, all’indomani della manifestazione contro Bankitalia, preso atto che la nostra protesta non ha trovato alcun riscontro presso le Istituzioni Italiane Competenti e che neppure il Presidente della Repubblica Mattarella ha voluto incontrarci;
preso atto che ormai da giorni stiamo assistendo ad uno sconsolante quadro di connivenze tra politica, organismi di controllo (Bankitalia, Consob) ed il Governo Italiano che annovera tra i suoi membri un Presidente del Consiglio ed un ministro che hanno avuto entrambi i genitori con ruoli di primo piano all’interno degli istituti falliti;
in virtù della manifesta inettitudine da parte di tutte le istituzioni coinvolte ( Bankitalia, Consob, Fitd, Abi) , incapaci di rispondere a qualsiasi forma di crisi bancaria, né in termini preventivi né a posteriori, limitandosi a stucchevoli forme di scaricabarili;
preso atto inoltre che questo ignobile decreto oltre ad aver azzerato più di 150 mila azionisti e obbligazionisti, metterà in ginocchio ancora tanti risparmiatori italiani, perché al di là di quello che vogliono farci credere, il sistema bancario non è affatto solido e ci sono altri istituti sull’orlo della bancarotta, dichiariamo ufficialmente che la nostra prossima iniziativa sarà nello stile di coloro che hanno voluto colpirci.
Chiediamo per l’ultima volta una soluzione soddisfacente e definitiva per tutti i risparmiatori coinvolti, nessuno escluso. Il tutto entro il 31 dicembre.
Decorso tale termine provvederemo, nell’ordine:
1. All’immediata chiusura di tutti i rapporti bancari con le nuove realtà “ripulite”;
2. Alla vendita di tutti i prodotti di investimento ancora in essere;
3. Ad intraprendere battaglie legali collettive ed individuali a pioggia, civilmente e penalmente nei confronti di tutti gli attori coinvolti nella vicenda;
4. A veicolare, anche grazie al supporto della nostra neonata associazione, il trasferimento di queste masse presso istituti bancari esteri operativi in Italia o presso Istituti di Credito Cooperativo che stanno intervenendo volontariamente e collegialmente per tutelare i propri clienti/risparmiatori
dai dissesti di alcune banche consociate;
5. A boicottare quindi con tutti i mezzi possibili le banche coinvolte nel salvataggio;
6. Ci faremo portatori di tale messaggio nei confronti di tutte le cerchie sociali a noi vicine;
7. Rispediamo al mittente per l’ennesima volta il patetico arbitrato e l’incapiente fondo di solidarietà.
Chi di azzeramento ferisce di azzeramento perisce.
Portavoce del gruppo “Vittime del Salva-Banche”