SIENA. L’effetto-saldo c’è, ma si vede poco. E’ questa la sensazione che emerge analizzando le indicazioni raccolte da Confesercenti attraverso le proprie sedi in provincia di Siena.
A tre settimane dall’avvio delle vendite di fine stagione invernale, i negozi senesi di abbigliamento e calzature disegnano un quadro leggermente migliore rispetto allo stesso periodo del 2009.
Le indicazioni più positive arrivano dalla Valdelsa e dal capoluogo, soprattutto sull’abbigliamento, anche se concentrate per lo più nei primi 10 giorni di effettuazione della svendita. Diversa la dinamica riscontrata nella parte meridionale della provincia, con Chiusi che registra un afflusso più lento ma anche più costante, e Sinalunga che inverte la tendenza registrando nella zona di Bettolle risultati migliori di quelli riportati durante le festività. Statica la situazione a Montalcino e Montepulciano, mentre Chianciano denota un quadro decisamente peggiorativo, con un numero crescente di negozi che rinunciano all’effettuazione delle svendite.
Una parte dei negozianti si attende un minimo ritorno di fiamma nei primi giorni di febbraio, quando probabilmente le percentuali medie di sconto saliranno ancora.
Nel complesso comunque la fiamma dei primi saldi 2010 sembra piuttosto un ‘fuoco fatuo’, non sufficiente a riequilibrare i conti di una settore che durante lo scorso anno ha sofferto pesantemente la critica congiuntura.
"Il quadro complessivo che emerge in questi giorni è in linea con quanto rileviamo ormai da tempo – commenta la Presidente provinciale degli esercenti moda di Confesercenti, Maria Gliatta – il singolo negozio che cerca di stare professionalmente sul mercato sconta in misura sempre più forte il peso di alcuni fenomeni molto più grandi e meno regolati di lui, in particolare quello degli Outlet. Le istituzioni competenti recentemente hanno dato cenno di voler affrontare seriamente la questione, crediamo che sia davvero il tempo di passare dalle parole ai fatti".