SIENA. Dopo le voci sul gramde ritorno di Santander (con conseguente smentita spagnola) nel destino del Monte dei Paschi con un’ipotesi di matrimonio in un futuro non troppo distante, si parla anche di Ubi banca, che – zitta zitta – starebbe considerando il dossier Mps. Anche per la Borsa l’ipotesi è plausibile, anche a fronte della dicharazioni del presidente Massimo Tononi, per il quale ci sono diverse ipotesi di aggregazione, e dopo che Renzi ha auspicato che un’integrazione arrivi in fretta e che sia con un’altra banca italiana. Potrebbe trattarsi appunto di Ubi Banca che, proprio menttre lavora ad una unione con Bpm (che però preferirebbe il Banco Popolare), considera di nuovo l’aggregazione con Siena.
Secondo il Sole 24 Ore “I rumor sono insistenti, e secondo fonti bene informate i contatti reali. Così si spiega la performance negativa del titolo Ubi ieri a Piazza affari (-4,71%), l’unico in rosso tra le grandi banche, come a dire che il mercato sta prendendo posizione in vista di un eventuale merger che potrebbe richiedere – in prospettiva – interventi a livello di capitale, o comunque eventuali svalutazioni. Perché, si ragiona in ambienti di mercato, se è vero che oggi il Monte è a prezzi da saldo (2,3 miliardi di capitalizzazione), il fatto che quoti meno del patrimonio netto implicherebbe automaticamente un badwill per un potenziale compratore”.