"Ridare fiducia all'attuale management"
FIRENZE. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha affermato: “Sarebbe una disgrazia per la Toscana e per il Paese se, per meno di un miliardo, si facesse un’aggregazione in cui il Monte dei Paschi sparisse. E’ la banca più antica del mondo, la più longeva, fu costruita per aiutare i poveri della città – ha aggiunto Rossi – ci sono colpe nella gestione passata, chi ha sbagliato deve pagare, ma le colpe non possono ricadere su un’intera città, su un’intera regione e sui lavoratori a causa di uno stress test fuori dal probabile. Credo non si debba lasciare nulla di intentato per salvare l’autonomia e l’indipendenza del Monte dei Paschi e la permanenza della direzione nella città di Siena. Il sistema italiano è stato sottoposto a stress test eccessivi, che prefigurano uno scenario catastrofico per i prossimi anni – ha proseguito Rossi – la banca Mps era sulla strada del risanamento, grazie alle ristrutturazioni accettate dalla citta’ e dai lavoratori proposte da un management efficace e serio composto da Alessandro Profumo e da Fabrizio Viola. Chiedo al governo di intervenire; lo sta già facendo Padoan dilazionando il pagamento dei Monti bond e quindi dei 2 miliardi che vanno recuperati entro il 10 novembre. Un miliardo circa potrà essere recuperato in questo modo. Forse Mps può vendere alcuni asset che non sono strategici, rimane meno di un miliardo. Questa situazione di incertezza rischia di portare Mps ad uno stato di coma dal quale sarà difficile riprendersi. Bisogna ridare fiducia all’attuale management, lo si deve fare a livello nazionale. Faccio un appello a tutto il governo – ha concluso Rossi – a Matteo Renzi in modo particolare: si intervenga quanto prima per tutelare il lavoro”.