ROMA. Il dg della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, è stato intervistato da Maria Latella su Skytg24 e rispondendo ai rilievi di Ferruccio De Bortoli, pubblicati alcuni giorni fa dal Corriere della Sera, sul ruolo di Bankitalia, ha dichiarato che quella del Monte dei Paschi è ”una difficile vicenda” con la ”difficile strada che dovrebbe portare al risanamento” dell’istituto, ma che JpMorgan sia monopolista ”non mi sembra proprio”.
”Jp morgan, è un adivisor, un consigliere insieme con Mediobanca”, ha detto Rossi, che ha voluto anche ”fare chiarezza sui ruoli. A vigilare sul Monte dei Paschi è il Single Supervisory Mechanism, la vigilanza europea che sta a Francoforte, che vigila sulla base di istruttorie fatte da Banca d’Italia. Non siamo noi ad emettere il giudizio finale, pur se la Banca d’Italia è parte insieme a tutte le altre banche centrali”.
Salvatore Rossi ha definito ”ingiuste” le critiche fatte a Bankitalia sul ruolo della vigilanza per le banche in crisi, spiegando i poteri dell’istituto e anche che spesso le indagini giudiziarie sono partite dalle segnalazioni dei propri funzionati. ”Noi abbiamo avuto molti poteri, finché abbiamo esercitato la vigilanza sulle banche *– ha detto Rossi – ma non tutti i poteri. Non eravamo onnipotenti. La legge ci ha impedito, cosa che in altre parti non accadeva, di rimuovere forzosamente i vertici di banche considerati in difficoltà. Nel caso Mps nei fatti li abbiamo rimossi con la pressione morale, che però non sempre funziona perché necessita dell’accordo degli organi, del cda e dell’assemblea. Era difficile, ma ci siamo riusciti ugualmente”. Rossi ha spiegato che ”sapevamo ma non tutto, ma alcune cose ci sono state nascoste dolosamente e ci sono indagini giudiziarie in corso”.
”In generale, in tutti i casi di banche in difficoltà, le indagini giudiziarie sono partite da segnalazioni della Banca d’Italia, questo molti non lo sanno”. E talvolta – ha aggiunto – ci vogliono alcuni anni prima che si parta. Rossi ha anche ricordato di aver rimosso, da quando è nei poteri dell’Istituto, i vertici di una piccola banca romagnola (”il Tar ha sospeso il provvedimento, e poi lo ha riammesso”).
Rossi ha poi difeso il sistema bancario italiano da chi sostiene che “è il problema” in Europa. ”Non è l’unico che c’è in Europa – ha detto all’intervistatrice che parlava di Italia ma anche di Deutsche Bank – ma questo non deve essere un alibi per non risolvere il problema dei crediti in cattive condizioni. Non siamo l’unico problema. Molta parte delle accuse, comunque, è frutto di cattive informazione o … di interessi”.
*Il controllo è ora esercitato dall’Europa