"Abbiamo molto lavoro da fare per rendere effettivi una serie di diritti della persona"
SINALUNGA. Quando io ero una bambina, sembrava che tutto il mondo fosse pronto ad accogliere i diritti di tutti. Sono nata negli anni 70, inquieti ma decisivi perchè si impose la protesta di piazza e la coscienza civile degli italiani cresce.
Sono nata in un periodo importante in cui alcune battaglie cambiarono il volto del nostro Paese: l’introduzione del divorzio, il diritto di famiglia, la liberalizzazione dell’aborto.
Poi, l’onda del riformismo sui diritti civili si è fermata.
Non sarei in grado di fare un’analisi per definire le motivazioni che hanno fermato il progresso di alcuni diritti, ma credo che oggi sia arrivato il momento di chiedere alle istituzioni qualcosa di più rispetto al passato e sono convinta che il Paese reale è più avanti rispetto al corpo legislativo.
Per questo, nell’ultimo anno ho voluto approfondire, con tante altre donne iscritte e simpatizzanti, alcuni temi di straordinaria importanza per la nostra società, per migliorare la nostra consapevolezza e essere portatrici di proposte.
Abbiamo lavorato partendo da analisi, dati e percentuali che se anche aridi, ci hanno aiutato nella nostra indagine e abbiamo scoperto che sebbene nel nostro Paese le donne vivono più a lungo degli uomini, le condizioni di salute rendono spesso la loro vita difficile e poco serena.
Per questo, qualche tempo fa, venne presentata la mozione sulla “medicina di genere”, e che ebbe il merito di sottolineare la necessità dell’inserimento nel piano sanitario nazionale e di un maggiore impegno nell’attivazione dei percorsi formativi per il personale sanitario nel delineare le strategie efficaci per ridurre le disuguaglianze e tutelare realmente, come sancito dall’art. 32 della Costituzione, la salute di tutti i cittadini.
Questo è sicuramente il punto di ricaduta finale, dietro il quale c’è uno studio importante sulla nostra società e sul lavoro di cura che ancor oggi è sulle spalle delle donne.
Sappiamo che l’apporto del lavoro femminile è determinante per aumentare la produttività di un Paese ed il suo grado di competitività sul mercato mondiale ma sappiamo anche che i tassi di occupazione femminile variano molto in base al ruolo delle donne in famiglia.
Tutto ciò vuol dire che abbiamo molto lavoro da fare per rendere effettivi una serie di diritti della persona, come ad esempio le politiche per la conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi della vita delle donne toscane, o a strumenti che favoriscano una maggiore innovazione dell’organizzazione del lavoro e dei servizi.
Rossella Cottone
Candidata al Consiglio Regonale per il Partito Democratico