La consigliera è la prima firmataria della mozione in Consiglio regionale per chiedere interventi immediati contro l’aumento
FIRENZE. Servono provvedimenti immediati per ridurre l’impatto dell’aumento dei prezzi energetici, su cittadini, famiglie e imprese valutando la riduzione straordinaria delle accise sul prezzo dei carburanti. Lo chiede la mozione del Partito Democratico in Consiglio regionale presentata dalla consigliera regionale senese Elena Rosignoli.
«Nel corso degli ultimi quindici anni – spiega Rosignoli – l’introduzione di una serie di accise sui carburanti ha determinato un aumento delle imposte pagate allo Stato. Dobbiamo considerare che al netto delle tasse il costo dei carburanti italiani risulta essere più basso della media europea mentre l’incidenza della componente fiscale sui carburanti è del 55% del costo finale della benzina e del 51% del prezzo totale del gasolio. In relazione al costo del carburante alla pompa servono interventi immediati per questo chiediamo alla Giunta regionale di impegnarsi con il Governo affinchè sia valutata la rimodulazione delle accise, anche temporanea e limitata alla presente congiuntura, al fine di abbattere il prezzo finale».
«La situazione di crisi che stiamo vivendo – aggiunge Rosignoli – è la più grave dopo quella del 1973, dovuta a ragioni congiunturali e strutturali sulla quale è andata ad inserirsi la guerra provocata dalla Russia ai danni dell’Ucraina e i relativi risvolti economici e di caos sui mercati energetici. Già nel corso del 2020 la dinamica dei prezzi energetici ha reso necessario l’intervento del Governo al fine di limitarne gli effetti su 29 milioni di famiglie, con particolare riferimento alle fasce più deboli dei consumatori, e sostenere la fase di ripresa di 6 milioni di microimprese. Di fronte a questa situazione eccezionale servono misure altrettanto straordinarie che continuino su questo percorso di tutela e rilancio».
«Siamo molto preoccupati dal forte aumento dei prezzi energetici e dalle pesanti ricadute sociali ed economiche sul territorio toscano – spiega il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli – Già a partire dalla fine del 2020, dopo alcuni cali di prezzo verificatisi ad aprile in conseguenza dalla pandemia mondiale da COVID-19, abbiamo assistito ad un’impennata dei prezzi che dapprima ha riguardato il metano e poi ha contagiato i prezzi dell’elettricità e l’impatto determinato da entrambe le fonti sui prezzi finali. L’aumento del prezzo del gas ha inoltre reso il petrolio economicamente più vantaggioso come sostituto nella produzione di energia, determinandone la crescita del prezzo già nella situazione precedente allo scoppio della guerra in Ucraina. Questa situazione rischia di avere conseguenze troppo gravi sul tessuto produttivo e sociale per cui riteniamo necessario che vengano assunti provvedimenti che limitino l’impatto di questi aumenti, in analogia con quanto avvenuto per il rincaro delle bollette del settore energetico, in modo da favorire la ripartenza dell’economia anche in prospettiva degli interventi di rilancio che dovranno essere previsti in attuazione del PNRR e della prossima programmazione comunitaria».