Sinistra Unita Siena fermamente contraria alla nuova legge elettorale
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SIENA. Da Sinistra Unita Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Sinistra Unita Siena è fermamente contraria, nel metodo e nella sostanza, alle scelte elettorali del “Rosatellum” decise da PD e Governo in questi giorni, e per questo ha esercitato, per quanto possibile, il suo diritto di opposizione manifestando in Parlamento ed in Piazza. Dopo il Porcellum, dichiarato incostituzionale, con il “Rosatellum” si punta sostanzialmente allo stesso obbiettivo: un parlamento a stragrande maggioranza di nominati. E’ assolutamente chiaro che l’approvazione della legge elettorale è competenza del Parlamento e non del governo che per imporla chiesto la fiducia. I precedenti comportamenti di questo tipo sono noti: la legge Acerbo del 1923, la legge truffa del 1953 e l’Italicum del 2015 dichiarato incostituzionale. Esiste anche un esplicito invito del Consiglio d’Europa a non modificare le leggi elettorali a meno di un anno dalle elezioni. Se tutto questo riguarda il metodo adottato, non va meglio per i contenuti del “Rosatellum”. Nel merito Pd e governo, col sostegno di Berlusconi, di Salvini e di Verdini, ci stanno imponendo un sistema elettorale con un meccanismo volutamente complicato il cui effetto sarà che due su tre candidati saranno eletti per una scelta dei segretari di partito e quindi ad essi fedelissimi, non per le preferenze espresse nei territori dai votanti. Inoltre un candidato potrà essere presente in cinque diversi collegi, in modo che chi lo vota non saprà poi se la sua scelta avrà l’esito desiderato. E’ evidente che, nel metodo come nel merito, con questa legge elettorale il Governo con gli apparati del Pd, di Lega, Forza Italia e del gruppo di Verdini evitano ancora una volta, come già avvenuto per tre anni di governo Renzi, di ascoltare la richiesta fortissima di partecipazione e democrazia del paese e puntano a perpetuare la propria presenza al potere. Sarà importante nelle prossime scadenze elettorali avere buona memoria di questa e delle altre numerose forzature che la democrazia italiana ha dovuto subire in questi anni con gli effetti che ogni giorno possiamo verificare”.