"E' una colossale ingiustizia e contraddizione del Monte"
SIENA. “Più volte abbiamo sostenuto che la crisi del Monte dei Paschi di Siena non è dovuta alla difficile contingenza economica, ma si tratta, al contrario, di una crisi fatta da scelte sbagliate che partono da lontano, da scelte economiche e strategiche che non hanno più messo al centro il lavoratore, le imprese e il cliente, ma soltanto l’alta finanza. Una crisi, in sostanza, che tutti gli attori protagonisti hanno sempre ignorato di vedere e conoscere”. Lo dichiara, in una nota, Roberto Rizzo, Responsabile del Dipartimento Lavoro-Welfare Idv.
“Alla luce di questa situazione drammatica – continua Rizzo – non possiamo rimanere indifferenti dinanzi allo svolgimento della procedura di buonuscita del duo Vigni-Mussari, che sembra ammontare intorno ai 30 milioni di euro, ovvero la metà dell’intervento chiesto dal Cda per risparmiare nei costi del personale”.
“Questa è l’ennesima colossale ingiustizia e contraddizione del Monte dei Paschi”, aggiunge Rizzo. “Questa situazione paradossale genera infatti un divario di equità che non rende giustizia ai lavoratori, a cui vengono proposti contratti di decurtazione dello stipendio con contratti di solidarietà”.
“Ai nuovi amministratori e dirigenti, persone teoricamente capaci di portare la Banca ai livelli che le competono – conclude Rizzo – chiediamo di smetterla con questa spartizione della torta e di mettere da subito in campo misure efficaci per far fronte alla crisi strutturale dell’Istituto e al rischio di una grave emorragia occupazione. Per queste ragioni noi di Idv abbiamo sostenuto e partecipato alle manifestazioni dei lavoratori che vedono a rischio il loro futuro”.