Sarà sperimentata per un anno solo in 10 città
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di Massimiliano Casto*
SIENA. L’articolo 2 quater del “mille proroghe” ha reintrodotto la vecchia carta acquisti, ma con alcune novità. Infatti la nuova social card, inserita come intervento di contrasto alla povertà, sarà sperimentata per un anno solo in 10 città. Tale nuova sperimentazione infatti riguarderà le città con più di 250mila abitanti, secondo lo schema delle aree metropolitane: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli. Ancora nel dubbio Palermo o Catania.
Come funziona
La social card non è altro che una carta di pagamento elettronico che, anziché addebitare le spese al titolare, le gira allo Stato. Inoltre, con tale carta, si possono anche avere sconti nei negozi convenzionati che sostengono il programma Carta Acquisti. E’ utilizzabile nei negozi alimentari, nelle farmacie e nelle parafarmacie abilitate al circuito Mastercard per effettuare acquisti e presso gli Uffici Postali per pagare le bollette elettriche e del gas. Gli esercizi commerciali che espongono il marchio del Carrello offriranno, anche, sconti aggiuntivi alle normali promozioni. Così come la vecchia social card, sarà caricata dallo Stato con 40 euro al mese e verrà ricaricata ogni due mesi con 80 euro da usare per la spesa alimentare e per pagare le bollette.
I requisiti per ottenerla
Possono ottenerla sia gli anziani con oltre 65 anni di età e sia le famiglie con bambini piccoli. Inoltre hanno diritto anche gli anziani con un’età pari o superiore a 70 anni ma con redditi e trattamenti pensionistici fino a 8000 euro all’anno. Le procedure e le nuove modalità operative dettagliate per beneficiarne saranno delineate con un apposito decreto del ministero del Lavoro ma sembra già certo che sarà distribuita ai beneficiari attraverso enti non profit attivi nel contrasto alla povertà alimentare (ovvero la gestione di mense) Altra novità consiste nel fatto che la fascia Isee per ottenere la carta, sarà più larga dei 6.000 euro che erano necessari per ottenere la vecchia carta.
A chi rivolgersi
Saranno gli enti caritativi i destinatari della carta, che dovrà poi essere assegnata, da questi, alle persone in stato di bisogno. Al momento c’è molta confusione su quali saranno questi enti caritativi, ma fonti del Ministero del Lavoro assicurano comunque che l’interpretazione sarà larga e che nell’attuazione del programma saranno inclusi gli enti attivi nel contrasto alla povertà alimentare ed estrema, con l’apertura a diverse forme giuridiche, dalle associazioni alle organizzazioni di volontariato.
I frutti della vecchia carta
La vecchia social card ha dato notevoli risultati ma nello stesso tempo insufficienti a causa dell’aggravarsi della crisi economica. Ne hanno usufruito circa 734mila anziani e famiglie con bambini sotto i tre anni, per il periodo che va da dicembre 2008 a dicembre 2010.
*Tributarista Consulente del Lavoro