Guicciardini:
“Questo incontro – ha detto Niccolò Guicciardini – è stato un momento importante di confronto, aperto a tutti, per capire cosa sta succedendo e cosa possiamo fare per rendere più organica e funzionale la riforma sul riordino delle Province. Dal pasticcio alla riforma, è questo il nostro obiettivo. Oggi gli obiettivi che il Pd si pone sono quattro: impegnare i consiglieri e i parlamentari a seguire con attenzione il percorso di riforma istituzionale e a opporsi all’attuale riforma; invitare le associazioni di categoria, i sindacati e i cittadini a mobilitarsi per la Provincia di Siena e per Siena capoluogo; portare avanti un cantiere in cui possano essere raccolte più proposte possibili; promuovere altre iniziative, secondo la stessa formula, per coinvolgere i cittadini su una decisione che è importante per tutti. Non si tratta di una battaglia campanilistica, ma, piuttosto, di voler guardare al futuro con una profonda e seria riorganizzazione degli assetti istituzionali che tenga conto veramente degli interessi dei cittadini. Non possiamo e non vogliamo arrenderci al corso di questo decreto, sul quale pende anche un’ipotesi di incostituzionalità e sul quale possiamo ancora intervenire. Le prossime settimane saranno decisive e per questo è necessario rimettere insieme le nostre idee e le nostre posizioni. Questo appello lo estendo a tutte le forze politiche, alle associazioni, ai sindacati e ai cittadini, per il bene di tutto il territorio provinciale senese”.
“I punti fondamentali dell’appello che abbiamo lanciato – ha aggiunto Andrea Biagianti – riguardano le funzioni delle Province, la democrazia, la necessità di una riorganizzazione organica e il tema del capoluogo. Le Province svolgono compiti importanti a livello territoriale e sullo sviluppo economico e devono rimanere di primo grado, con rappresentanti democraticamente eletti, per dare risposte ai cittadini. È necessario sfruttare fino all’ultimo ogni spazio di manovra per rendere più organica questa riforma, che al momento rischia di creare accorpamenti pasticciati. Chiediamo, quindi, l’impegno e l’attenzione dei nostri parlamentari e dei consiglieri regionali, ma anche idee e proposte da parte di tutti”.