La preoccupazione delle Vittime del salvabanche
AREZZO. Continue docce fredde per i risparmiatori in attesa del promesso rimborso dal governo gialloverde: scopriamo oggi, tramite le parole del Vicepremier Di Maio, dell’arrivo di una lettera che contesta la scelta di concedere un ristoro senza valutazione preventiva sulle modalità con cui sono state vendute le azioni e obbligazioni “azzerate”.
Il rischio ormai era nell’aria e temuto fortemente dalla nostra Associazione fin da quando venimmo a conoscenza della lettera di Rivera che poneva perplessità e dubbi sulla procedura dei ristori individuata dal Governo a seguito della consultazione con le Associazioni dei risparmiatori.
In breve quindi la norma rischia di cadere sotto la “tagliola” dell’Europa e di incappare in una procedura di infrazione, se così fosse si correrebbe il rischio del congelamento dei primi 525 milioni che il governo aveva stanziato in manovra per il rimborso.
A questo punto inutile che il Governo faccia finta di cadere dal pero. Di Maio oggi ha dichiarato che non terrà conto dei diktat dell’Europa e che intenderà procedere con i rimborsi stabiliti. Molto bene, ma se invece il governo Salvini-Di Maio farà un passo indietro sarà evidente che è stato condotto un gioco spericolato sulla pelle dei risparmiatori.
E tutto ciò assume dei contorni molto preoccupanti perchè se davvero entreremo nella spirale della procedura i risparmiatori non solo non prenderanno i soldi nel 2019 ma ci sarà il rischio che i loro diritti vadano in prescrizione visto che la manovra non contiene deroghe.
Letizia Giorgianni – presidente Associazione Vittime del Salvabanche