Così Carlo Sangalli, presidente nazionale di Confcommercio
SIENA. Promuovere i centri storici, incentivare il turismo di qualità, rilanciare i consumi, incentivare i giovani imprenditori. Il commercio è l’anima della città ed ha una funzione economica e sociale precisa.
Questa la ricetta per lo sviluppo e il rilancio delle attività commerciali per Carlo Sangalli, presidente nazionale di Confcommercio, in visita a Siena ieri (11 maggio). Presso la sede della Confcommercio, in via dei Termini, ha incontrato i vertici dell’associazione, nonché gli operatori del settore. Presenti Stefano Bernardini, presidente Confcommercio Siena, Marco Tansini, commerciante, Presidente della Delegazione di Siena della Confcommercio, candidato al consiglio comunale di Siena come indipendente nella lista Riformisti, Franco Ceccuzzi, candidato a sindaco del centro sinistra.
Sangalli nel suo intervento ha fatto notare come i punti programmatici proposti per la città da Tansini siano coerenti con il piano elaborato dalla Confcommercio a livello nazionale per tracciare le linee di sviluppo per il paese. Elementi che vanno, secondo Sangalli, nella giusta direzione anche a Siena.
Il presidente nazionale della Confcommercio ha constatato, inoltre, che sviluppare e farsi carico degli interessi degli operatori del commercio significa oggi fare l’interesse del paese. Ed è così anche per una città come Siena. Anche qui a Siena, ha detto, la finalità è quella di contribuire alla crescita della città. Sangalli ha ricordato come il commercio sia una parte significativa del Pil italiano. Non solo, il 35% dell’occupazione complessiva è legata al settore terziario. Quindi è facile assimilare interessi del commercio con quelli di tutto il paese. L’obiettivo primario oggi è quello di rilanciare i consumi. L’80% delle famiglie italiane, infatti, compra prodotti italiani. La crescita dei consumi si associa inevitabilmente allo sviluppo delle imprese del commercio.
Non solo, Sangalli, ha sottolineato come non delegare, ma assumersi la responsabilità diretta, da parte di operatori del commercio, di essere presenti nei consessi elettivi sia estremamente importante. Una scelta che per il singolo operatore può essere difficile, ma necessaria, ha detto Sangalli. Così viene consegnato a chi vive e conosce i problemi del settore – che sono i problemi del paese – la possibilità di incidere direttamente. Ed è questo l’auspicio che il presidente di Confcommercio ha fatto anche per Siena, insieme alla capacità di fare rete, di trovare soluzioni per il bene comune.
«Oggi è necessario lavorare in varie direzioni – ha osservato Stefano Bernardini, presidente di Confcommercio Siena durante l’incontro di ieri – come è scritto nel programma e nelle proposte di Marco Tansini».
«La nostra città è ad un passaggio importante – ha aggiunto – Chi governerà la città dal 17 maggio in poi si troverà a dover affrontare molte questioni complesse. Per quanto ci riguarda è fondamentale la concertazione, il processo cioè di confronto tra Comune e Associazioni, così come è importante portare la voce dei diretti interessati là dove si prendono le decisioni. Vogliamo costruire il nostro futuro da protagonisti e non da spettatori delle scelte. E oggi è possibile».
Questa la ricetta per lo sviluppo e il rilancio delle attività commerciali per Carlo Sangalli, presidente nazionale di Confcommercio, in visita a Siena ieri (11 maggio). Presso la sede della Confcommercio, in via dei Termini, ha incontrato i vertici dell’associazione, nonché gli operatori del settore. Presenti Stefano Bernardini, presidente Confcommercio Siena, Marco Tansini, commerciante, Presidente della Delegazione di Siena della Confcommercio, candidato al consiglio comunale di Siena come indipendente nella lista Riformisti, Franco Ceccuzzi, candidato a sindaco del centro sinistra.
Sangalli nel suo intervento ha fatto notare come i punti programmatici proposti per la città da Tansini siano coerenti con il piano elaborato dalla Confcommercio a livello nazionale per tracciare le linee di sviluppo per il paese. Elementi che vanno, secondo Sangalli, nella giusta direzione anche a Siena.
Il presidente nazionale della Confcommercio ha constatato, inoltre, che sviluppare e farsi carico degli interessi degli operatori del commercio significa oggi fare l’interesse del paese. Ed è così anche per una città come Siena. Anche qui a Siena, ha detto, la finalità è quella di contribuire alla crescita della città. Sangalli ha ricordato come il commercio sia una parte significativa del Pil italiano. Non solo, il 35% dell’occupazione complessiva è legata al settore terziario. Quindi è facile assimilare interessi del commercio con quelli di tutto il paese. L’obiettivo primario oggi è quello di rilanciare i consumi. L’80% delle famiglie italiane, infatti, compra prodotti italiani. La crescita dei consumi si associa inevitabilmente allo sviluppo delle imprese del commercio.
Non solo, Sangalli, ha sottolineato come non delegare, ma assumersi la responsabilità diretta, da parte di operatori del commercio, di essere presenti nei consessi elettivi sia estremamente importante. Una scelta che per il singolo operatore può essere difficile, ma necessaria, ha detto Sangalli. Così viene consegnato a chi vive e conosce i problemi del settore – che sono i problemi del paese – la possibilità di incidere direttamente. Ed è questo l’auspicio che il presidente di Confcommercio ha fatto anche per Siena, insieme alla capacità di fare rete, di trovare soluzioni per il bene comune.
«Oggi è necessario lavorare in varie direzioni – ha osservato Stefano Bernardini, presidente di Confcommercio Siena durante l’incontro di ieri – come è scritto nel programma e nelle proposte di Marco Tansini».
«La nostra città è ad un passaggio importante – ha aggiunto – Chi governerà la città dal 17 maggio in poi si troverà a dover affrontare molte questioni complesse. Per quanto ci riguarda è fondamentale la concertazione, il processo cioè di confronto tra Comune e Associazioni, così come è importante portare la voce dei diretti interessati là dove si prendono le decisioni. Vogliamo costruire il nostro futuro da protagonisti e non da spettatori delle scelte. E oggi è possibile».