SIENA. Radici solide, valori forti, questa la sintesi in poche parole dell’incontro fra i Riformisti di Siena ed il candidato a Presidente della Provincia Simone Bezzini. A dare la benedizione ufficiale alla scelta dei Riformisti senesi è stato il Segretario Nazionale Riccardo Nencini, venuto appositamente nella nostra città, per incontrare i candidati al consiglio provinciale ed il candidato alla presidenza del centro sinistra Simone Bezzini.
Il benvenuto agli ospiti nella federazione dei Riformisti è stato dato dal Segretario Provinciale Gianluca Targetti: “Grazie a Riccardo Nencini ed a Simone Bezzini per essere venuti a salutare i nostri candidati. Noi Riformisti siamo nella coalizione con l’unico simbolo rimasto rispetto alle ultime elezioni provinciali, segno di coerenza e radicamento. Ci siamo e ci saremo anche in futuro. Siamo convinti che le nostre radici e i nostri valori saranno riconosciuti e apprezzati dalla gente. Abbiamo stretto un accordo con il PD prima e con le altre forze politiche poi, solo su basi programmatiche, mettendo nero su bianco quello che vogliamo dalla prossima amministrazione provinciale. Con il PD il confronto è iniziato nel dicembre scorso parlando di tante cose concrete. Con Simone Bezzini condividiamo il modo di pensare e quello di fare politica, lo stesso di noi Riformisti. Sono fermamente convinto che i nostri 24 candidati alla provincia siano la risposta concreta all’esigenza delle persone che vogliono giustamente delle risposte vere dalla politica”.
Nencini, ancora convalescente dal grave incidente stradale ha avuto parole molto positive per l’attività dei Riformisti nella nostra provincia: “Se sono qua è perché a Siena sono apprezzati i nostri valori in modo forte e tangibile, poi perché non dobbiamo consegnare l’Italia nelle mani di Berlusconi, con tutte le sue incongruenze: dalla legge sulla gestione delle immigrazioni fino alle vicende personali, messe da lui stesso in piazza, solo e soltanto per distogliere le attenzioni degli italiani da quelli che sono i problemi veri, reali, quelli della gente comune, dei tanti che hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese. Dal 1860 non si è mai visto che chi governa a livello nazionale, abbia una maggioranza anche nelle amministrazioni, nemmeno la vecchia DC. In Toscana sono certo che resisteremo, anche perché, dopo l’otto di giugno dobbiamo creare un laboratorio politico unico, con coalizioni come a Siena, che possono essere l’inizio per un nuovo ciclo che ci riporti al governo dell’Italia. I Riformisti usciranno ancora più forti dalle prossime elezioni amministrative, ne sono certo, così come sarà apprezzato il simbolo di Sinistra e Libertà”.
La sintonia fra tutti è stata tangibile anche nelle parole di Simone Bezzini: “Da sempre abbiamo avuto un forte dialogo con i Riformisti senesi, che ci ha consentito nel tempo di scrivere un programma forte, chiaro e deciso. Siamo certi che tutto questo avrà un importante riscontro nelle prossime elezioni. La situazione politica ed economica del nostro Paese ci pone di fronte a nuove e forti sfide. Siena è un esempio di un tentativo serio e concreto di dare risposte concrete, tangibili alla gente, con una colazione solida e con un programma bene articolato e proiettato al futuro. Per questo c’è bisogno di un reale pragmatismo nel fare, di un vero riformismo nella gestione della pubblica amministrazione, di un grande lavoro di squadra. Tutto fin da subito. Le scelte non sono più rimandabili. Vogliamo e cerchiamo il contatto diretto con la gente, con la nostra base; a loro stiamo parlando, interloquendo direttamente. La gente vuole un dialogo diretto con chi fa politica. Questo faremo tutti insieme, a partire dai Riformisti, e tutti insieme usciremo con un risultato davvero importante alle prossime elezioni”.