"Di fatto è necessario un totale cambio di rotta e di prospettiva, sotto tutti gli aspetti"
SIENA. Si è conclusa una consiliatura regionale. Cinque anni secondo il calendario, cinque anni luce per quanto è successo a livello politico ed economico in provincia di Siena. Cinque anni fa c’erano una banca ed una Fondazione, c’era una Provincia che comunque garantiva un coordinamento territoriale e faceva da cinghia di trasmissione con la Regione. C’era un Comune capoluogo che non si era ancora avviluppato in traversie politiche ed economiche. Ora è necessario guardare avanti e con questo obiettivo Rete Imprese Italia, ente associativo di Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato a Cna, ha invitato i rappresentanti di tutte le liste candidate al prossimo Consiglio Regionale per illustrare le problematiche e le prospettive del mondo della produzione e del commercio, ma anche del sociale con la rappresentanza dei pensionati. Di fatto è necessario un totale cambio di rotta e di prospettiva, sotto tutti gli aspetti.
Rete Imprese Italia pensa che la crisi non sia ancora alle spalle e gli anni che verranno non si prospettano più agevoli del recente passato. Si è inoltre divaricato il solco tra la società reale e la politica, sempre più impegnata a fare annunci piuttosto che ad adottare soluzioni concrete.
La Regione ha oggi un ruolo ed un’importanza determinante per la gestione del territorio, alla luce soprattutto dell’abolizione delle Province.
Il nuovo assetto amministrativo degli Enti locali vedrà, tra l’altro, in Toscana la nascita della città Metropolitana che abbraccerà le ex province di Firenze, Prato e Pistoia, quindi delle aree vaste, (anche nella sanità) con Siena, Arezzo e Grosseto. E’ indubbio che questo scenario produrrà effetti. Rete Imprese Italia teme che quelli negativi superino ampiamente i positivi, accentuando la visione di una Toscana a due velocità, dove Siena si colloca o rischia di collocarsi in quella più lenta.
Questo è un rischio che il mondo della produzione e del commercio non può permettersi di correre. A questo proposito Rete Imprese Italia ha consegnato ai candidati l’insieme che raccolgono le problematiche fra Regione e imprese e contestualmente le proposte concrete di cambiamento su temi centrali come l’accesso al credito, burocrazia, politiche economiche, rapporto con le associazioni di categoria, tassazione e politiche fiscali, politiche di settore del commercio e del turismo, formazione e lavoro.