Undici milioni con la prima variazione di bilancio per il territorio, le ripartenze e i centri d’eccellenza
FIRENZE. La Regione in queste settimane mette a disposizione 11 milioni di euro per la Toscana della cultura del 2021. Le risorse, che arrivano dopo la prima legge di variazione al bilancio di previsione 2021-2023 e si aggiungono a quelle già stanziate con la legge finanziaria di inizio anno (12 milioni e 340mila euro), verranno completate dalle risorse che arriveranno con la seconda variazione di ottobre destinate ai grandi Enti. Ad oggi quindi ammontano a 23 milioni e 340mila euro le risorse complessive per le politiche culturali.
A distanza di circa un mese dall’approvazione della legge, la giunta e gli uffici regionali hanno già destinato 9 milioni di euro, dei complessivi 11, al finanziamento di sei bandi destinati ai soggetti attivi nel mondo della cultura del territorio toscano, nei vari ambiti e agli enti e alle istituzioni.
“Sappiamo – spiega il presidente Eugenio Giani – quanto il settore culturale abbia subito le ripercussioni della pandemia. Anche per questo motivo, nonostante le difficoltà del bilancio, con grandi sforzi e grande convinzione ci siamo impegnati a sostenere le politiche culturali. La pandemia ha sottolineato l’importanza economica di questo settore, che non è semplicemente intrattenimento o svago, ma contribuisce alla creazione di senso collettivo offrendo elementi che svolgono un ruolo cruciale nella costruzione del benessere della comunità e della coesione sociale”.
Tre sono i filoni cui saranno destinati da subito 9 milioni di euro.
Il primo, quello dei servizi: sono stati convogliati parte dei fondi verso i soggetti che permettono di sviluppare i servizi nella Toscana diffusa, cioè sui territori. Significa il sistema museale, la rete delle biblioteche, i servizi culturali. Questo primo filone è declinato in bandi che per loro natura premiano tutto il territorio su cui svolgono il ruolo di presidi di cultura. Per esempio il bando dell’arte contemporanea 2021 che cerca di sostenere anche i piccoli progetti che hanno svolto attività nonostante le tante difficoltà legate alla pandemia, o il bando per i musei di rilevanza o quello per le reti bibliotecarie.
Secondo filone, le ripartenze. Quindi i teatri e i festival. Si tratta delle misure tradizionali proprie della direzione cultura che saranno orientate a sostenere anche quei soggetti che nell’estate e nella primavera appena passate hanno presentato un’offerta di spettacoli dal vivo.
Terzo filone, i centri di eccellenza come la Fondazione Palazzo Strozzi che non si è mai fermata confermando il proprio ruolo di istituzione culturale di riferimento a livello regionale, nazionale e internazionale; il museo Luigi Pecci di Prato, la Fondazione Teatro della Toscana.
I bandi
Sei i bandi a cui vengono destinati nel complesso 4 milioni e 400mila euro:
il bando dei musei di rilevanza (1 milione) che scade il 22 ottobre; il bando dei sistemi museali (600mila euro) che scade il 22 ottobre; il bando per la produzione di spettacolo ( 750mila euro) che scade il 12 ottobre; il bando per le reti bibliotecarie (1 milione e 200mila euro) aperto dal 20 settembre e che scade il 25 settembre; il bando per i festival di spettacolo ( 500mila euro) che scade il 4 ottobre e il bando per l’arte contemporanea (350mila euro) che sarà pubblicato a fine settembre
Le istituzioni culturali
Per le istituzioni e gli enti sono stati destinati 4 milioni e 600mila euro. Nel dettaglio:
alle istituzioni culturali 650mila euro: alle biblioteche centri di eccellenza 160mila euro; ai centro Pecci di Prato 600mila euro; alla Fondazione Strozzi 450mila euro; alla Fondazione Teatro della Toscana 1 milione e 878mila euro; alle Bande e cori 210mila euro e alla Fondazione Pucciniano 660mila euro.