FIRENZE. Per la prima volta dal 2014 le Regioni non sono chiamate a concorrere al raggiungimento degli obbiettivi di finanza pubblica. Hanno l’obbligo invece di realizzare investimenti aggiuntivi rispetto a quelli già programmati, con risorse proprie, il cui volume, per la Toscana, vale 80,6milioni di euro in vari settori: messa in sicurezza degli edifici, prevenzione dal rischio idrogeologico, edilizia residenziale pubblica, edilizia sanitaria, viabilità, trasporti, tutela alimentare, ricerca e innovazione, interventi a favore delle imprese. C’è una crescita importante della spesa sanitaria corrente, con il fondo sanitario che passa a 7miliardi e 285milioni rispetto a 7miliardi e 96milioni. Le spese di funzionamento sono rimaste stabili, c’è invece una crescita dei fondi di riserva, che saranno utilizzati per finanziare il nuovo ciclo di programmazione comunitaria. I fondi comunitari del vecchio registrano una fisiologica riduzione delle entrate e delle spese di natura vincolata. Neanche il prossimo anno sarà utilizzata la leva fiscale, come avviene dal 2014.
Sono queste le grandi linee del Bilancio di previsione 2021-2023, che la commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), ha licenziato a maggioranza, insieme alla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale (Defr), alla legge di stabilità per il 2021 e al collegato, insieme ad alcune disposizioni di carattere finanziario. Favorevoli Pd e Italia Viva. Contrari Lega e Fratelli d’Italia.
La Nota di aggiornamento al Defr 2021 è il primo appuntamento programmatico della legislatura, cui seguirà il Piano regionale di sviluppo 2021-2025. Consente già di avviare il programma di governo 2020-2025, partendo dalla presa d’atto che siamo in una ‘nuova profonda recessione, ben più grave di quella del biennio 2008-2009’, una ’crisi senza precedenti’. L’Italia ha lasciato per strada circa un quarto delle sue vendite estere rispetto all’anno precedente. La Toscana ha fatto anche peggio. La contrazione delle vendite è arrivata al 38,2 per cento. Nei primi tre quadrimestri dell’anno la produzione industriale è calata del 17 per cento rispetto al -13 per cento a livello nazionale. Un dato analogo vale per i servizi privati. Si prevede un calo dei consumi interni, compresi quelli dei turisti, nel 2020 del -12,4 per cento rispetto alla media nazionale di -8,3 per cento.
In questo quadro il Next generation EU rappresenta un’occasione irripetibile per rilanciare gli investimenti e la crescita. Non si sa con esattezza quale sarà la ricaduta in Toscana, ma si sa che nell’arco temporale 2021-2023 saranno disponibili le risorse della prima fase del Recovery Plan, pari a 65,4miliardi destinati all’Italia nell’arco del quinquennio per le ‘missioni’ individuate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
La legge di stabilità per il 2021 fornisce la copertura legislativa ad una serie di interventi, come la disciplina dei contributi per investimenti ai piccoli comuni e alle unioni dei comuni, alla luce dell’emergenza sanitaria. Alcune modifiche tecniche permetteranno di utilizzare tutte le risorse dei contributi e dei canoni geotermici per progetti di miglioramento ambientale.
Seguono una serie di rimodulazioni di vari interventi sulla viabilità. Per la tangenziale di Lucca, 11milioni si spostano sul 2022 e 4 sul 2023. Anas potrà contare sul contributo straordinario di 3milioni e mezzo nel 2022 invece che nel 2021 per la realizzazione del ponte sull’Arno a Fibbiana, nel comune di Montelupo Fiorentino. Slitta di un anno anche il contributo straordinario massimo di 4milioni di euro che la provincia di Pisa riceverà (nell’anno 2022, invece che nel 2021) per la viabilità locale fra Madonna dell’Acqua, nel comune di San Giuliano, e l’ospedale di Cisanello, nel comune di Pisa.
Gli interventi sul porto di Livorno slittano di un anno. La spesa massima della Regione per questi interventi è fissata in 12milioni e mezzo per ciascuno degli anni dal 2022 al 2041. Contributi straordinari all’estensione della rete tramviaria nell’area metropolitana fiorentina: 7milioni e 200mila nel biennio 2021-2022 per lo sviluppo della progettazione e 100mila nel 2021 per la progettazione di fattibilità del prolungamento della linea 1 all’ospedale pediatrico Meyer. Per la gestione della laguna di Orbetello è confermato per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023 il finanziamento di 1milione e 120mila euro.
Altri interventi significativi sono contenuti nel Collegato alla legge di stabilità per il 2021. I comuni potranno contare su 6milioni di euro negli anni 2021-2023 per interventi sulla qualità dell’aria e l’efficientamento degli impianti di riscaldamento. Avranno priorità i cittadini meno abbienti ed i comuni oggetto di procedure di infrazione comunitaria.
Il comune di Firenze avrà a disposizione 3,9milioni di euro per la seconda fase degli interventi sulla viabilità nel tratto Ponte all’Indiano, via Baccio da Montelupo, Ponte a Greve. Il costo dell’intervento è di 4milioni e 760mila euro ed è stato diviso in due fasi. La prima di 880mila euro finanziati dal Comune, per la progettazione esecutiva e l’avvio dei lavori, previsto entro il 2021 con conclusione entro dodici mesi.
Contributo straordinario una tantum di 6milioni di euro negli anni 2022 e 2023 per realizzare due tratti di viabilità tra il ponte sul fiume Serchio e l’ospedale nel comune di Lucca. Il contributo regionale finanzia le opere per intero, mentre il comune finanzia tutta la progettazione.
Contributo straordinario una tantum di 1milione e mezzo negli anni dal 2021 al 2023 ai piccoli comuni per interventi di manutenzione straordinaria sulle strade pubbliche. Il contributo copre al massimo l’80 per cento dell’intervento.
Contributo straordinario di un milione di euro negli anni 2021 e 2022 per la messa in sicurezza della provinciale 95 Sforzesca, in provincia di Grosseto, con il collegamento tra viabilità ordinaria e zona industriale di Piancastagnaio.
Contributo straordinario una tantum per l’anno 2021 al Comune di Castelnuovo Garfagnana di un milione di euro per il superamento della ferrovia nei pressi della stazione.
Le disposizioni di carattere finanziario, infine, ratificano la variazione al Bilancio di previsione finanziario 2020-2022 approvata dalla Giunta regionale con delibera dell’ottobre scorso. La variazione ha recepito la riprogrammazione del Por FESR e del Por FSE 2014-2020 su interventi urgenti e necessari a fronteggiare l’emergenza Covid-19 in determinati ambiti ritenuti prioritari (emergenza sanitaria, istruzione e formazione, attività economiche, lavoro, sociale).
“Il nostro è un voto contrario. Non è possibile trattare questi argomenti senza un confronto con la Giunta – ha dichiarato Marco Casucci (Lega) – Notiamo che ci sono molte rimodulazioni. Siamo per realizzare le opere, non per rinviarle. Non ci piace inoltre l’inserimento di norme che non hanno niente di finanziario, ma che sono piuttosto manutentive”.