FIRENZE. “La proposta di Bilancio 2025 approvato all’unanimità in giunta ha come imprinting lo sviluppo: vogliamo attivare l’investimento pubblico come volano di crescita”. Eugenio Giani presenta la proposta di legge sulla manovra di bilancio che adesso andrà all’esame del Consiglio regionale per il voto previsto intorno al 18 dicembre.
Le linee indicate dal presidente riguardano l’attivazione di investimenti attraverso i fondi strutturali il cui volume di risorse per il 2025 è pari a oltre 720 milioni con una compartecipazione regionale pari a 130 milioni. Gli investimenti finanziati attraverso le risorse regionali (aggiuntivi ai fondi strutturali) sono, nel triennio 2025-2027, poco meno di 1 miliardo di euro. Parte di questi interventi fanno parte dell’attuale manovra di bilancio e prevedono nuovi investimenti negli ambiti della difesa del suolo, della viabilità, dello sport, della rigenerazione urbana, del sociale e dell’edilizia residenziale, ecc. Come detto, una parte rilevante della manovra è legata all’accelerazione e implementazione della quota parte toscana per i fondi tosco europei: “dovremo mettere il 18 per cento per attivare fondi europei e ottenere misure quali asili gratis per le famiglie fino a 40mila euro di Isee, libri gratis per famiglie con Isee sotto i 15mila euro, interventi sulla fragilità”. Contemporaneamente l’accentuazione di investimenti – circa 150 milioni finanziati attraverso risorse – su circa 50 interventi più rilevanti.
In ambito sanitario ci sono risorse per il Piano per l’abbattimento delle liste d’attesa (circa 10 milioni) e sono previsti interventi sull’ospedale di Cisanello. A proposito dell’Irpef, sollecitato dalle domande dei giornalisti, Giani precisa che la Finanziaria ora in discussione sposta al 15 aprile 2025 (rispetto al termine ordinario del 31 dicembre) il termine entro cui intervenire in materia di imposte regionali, “ma senza reupero delle risorse del payback le situazione impositiva regionale rimarrà uguale”.
Complessivamente si tratta di una manovra di previsione da poco meno di 12 miliardi di euro, in cui la parte del leone spetta alla sanità, che vale circa 8 miliardi. I restanti 4 miliardi riguardano le politiche attive e le spese di funzionamento. In questa cifra rientrano 1 miliardo e 350 milioni circa di risorse vincolate (fondi strutturali e Fsc), 650 milioni per il trasporto pubblico locale, e 130 milioni di risorse regionali per il cofinanziamento delle risorse Ue.
I principali interventi previsti dalla manovra
Tra i principali interventi che la manovra punta a finanziare, oltre sanità, ci sono innanzitutto i trasporti.
Il bilancio stanzia 650 milioni di euro sul tpl, “una cifra per il trasporto su gomma, ferro e marittimo – sottolinea Giani – superiore a quella dell’Emilia-Romagna”. All’interno di tale somma anche 54 milioni per la tramvia da Firenze e Bagno a Ripoli e 30 milioni per la strada dalla Manifattura Tabacchi verso le Piagge.
Sulle grandi opere, ci sono i 250 milioni per la realizzazione della Darsena Europa, “secondo quanto previsto dall’Accordo di programma”, evidenzia il presidente, auspicando che “si passi finalmente dalla piattaforma alla realizzazione della banchina”.
“Cifra record”, la definisce il presidente, per la difesa del suolo e Protezione civile, a cui saranno riservati 45 milioni di euro. “In questo contesto si inseriscono 4 milioni per le famiglie alluvionate negli eventi di settembre e ottobre scorsi in Val di Cornia, in Val d’Elsa e le altre aree rientrati nelle quattro dichiarazioni di stato di emergenza”.
Previsti poi finanziamenti per l’innovazione e lo sviluppo delle imprese, e per i settori in crisi come la moda.