"Mie priorità: contenimento della fauna selvatica e sburocratizzazione"
SIENA. «Contenimento della fauna selvatica e sburocratizzazione sono le mie priorità, ma credo che il vostro comparto meriti un’attenzione specifica dato che il vostro operare è indissolubilmente legato ai cicli e agli eventi naturali e necessita dunque di tutele peculiari rispetto alle altre attività produttive»: lo ha assicurato oggi, durante l’incontro a Siena con i rappresentanti dell’Unione provinciale agricoltori, il candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Toscana Stefano Mugnai che ha aderito alla piattaforma in cinque punti stilata proprio dagli agricoltori senesi il 7 maggio scorso.
«Io trovo, e ne ho fatto un caposaldo del mio programma elettorale, che tutto l’universo economico sia piagato dal peso di un sistema burocratico pensato, con la sua rete di lacci e imbuti, non per essere al servizio del cittadino ma per costruire consenso elettorale costringendo l’imprenditore agricolo e non a recarsi da un ufficio all’altro ‘col cappello in mano’ solo per veder riconosciuti i propri diritti, ormai elargiti come fossero concessioni. Per questo – ha asserito Mugnai che all’incontro era accompagnato dai candidati di Forza Italia alle regionali per il collegio di Siena – intendo procedere a un deciso disboscamento delle burocrazie e delle norme che le hanno generate: la mia Regione avrà leggi snelle e chiare. Io credo in una politica che scriva le regole, certo, ma poi faccia non uno ma cento passi indietro per lasciare al cittadino, imprenditore o no, la libertà di esprimere il proprio talento».
Parallelamente, Mugnai punta a ottenere da Roma un alleggerimento fiscale abolendo le imposte-paradosso: «La mia Regione – ha illustrato – dovrà farsi portavoce presso il governo dell’abolizione di quell’assurdità rappresentata dall’Imu agricola e sui beni strumentali. Nel suo segmento di competenza, poi, dovrà prevedere misure di sostegno modulate sulle realtà dei vari territori, poiché territorio e impresa agricola respirano insieme momento dopo momento. Nel Senese, ma non solo, c’è da mettere mano concretamente alle strategie di contenimento degli ungulati e della fauna selvatica in genere: oggi queste specie sono numericamente del tutto fuori controllo, il che provoca devastazioni e danni copiosi al vostro lavoro quotidiano. Servono piani di abbattimenti mirati che superino quell’idea di natura intangibile, anche a scapito dell’opera dell’uomo, che sottende l’impostazione strategica del Pd e della sinistra tradottasi in un Piano del Paesaggio di cui mi propongo di fare carta straccia per procedere alla definizione di un nuovo documento che coniughi le necessità della Toscana bella con quelle di una Toscana viva e libera. Anche per voi. Insieme si può».