Ma è preoccupato per i tagli e chiede trasparenza
Se il bilancio dello scorso anno era caratterizzato da tagli lineari verso tutte le spese non obbligatorie, l’investimento, seppur simbolico, previsto per il 2012 nei dottorati di ricerca banditi con fondi interni ci fa ben sperare per una uscita della crisi finanziaria dell’ente che non passi solo attraverso i tagli, ma anche nel rilancio attraverso la qualità e la promozione della libera ricerca scientifica.
Come REDS aveva chiesto da tempo non ha subito tagli la richiesta di stanziamenti per il mantenimento del Sistema Bibliotecario di Ateneo, che, alla vigilia della sua radicale riorganizzazione, avrà l’occasione di operare secondo criteri di razionalizzazione ed ampliamento dell’estensione e della qualità del servizio: su questo punto REDS continuerà a monitorare con attenzione le situazioni oramai drammatiche di poli didattici sovraffollati come quello di San Miniato e la riorganizzazione delle biblioteche di Ingegneria e di Lettere e Filosofia al San Niccolò ed in Via di Fieravecchia.
Grazie anche al controllo della rappresentanza studentesca si sono fatti sostanziali passi avanti sul campo della trasparenza dell’amministrazione universitaria, ma non questo ovviamente ancora non basta; se l’università di Siena vuole tornare ad essere credibile deve agire in maniera estremamente più decisa sul campo sia della trasparenza degli atti normativi, ma anche su quello della valutazione della ricerca e della didattica.
Nonostante il voto favorevole REDS non abbassarà la guardia: la libertà di ricerca e la natura pubblica dell’ateneo sono pilastri da cui si deve partire per qualsiasi operazione di risanamento. L’università non è solo di chi la amministra, ma è un bene di tutti e fino a quando resterà libera ed accessibile continuerà ad essere una risorsa indispensabile per Siena e per l’intero paese.
Rete degli studenti Siena