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COLLE DI VAL D'ELSA. Preoccupazione e mancato rispetto dell’accordo approvato qualche mese fa per tutelare i livelli occupazionali. E’ questo quello che è emerso dall’incontro che si è svolto nei giorni scorsi fra la Rsu della Rcr Cristalleria Italiana e i partiti che compongono la maggioranza a Colle di Val d’Elsa: Partito democratico, Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra democratica, Partito Socialista e Italia dei Valori.
“Il quadro emerso dall’incontro con la Rsu aziendale – spiegano i partiti in una nota – appare ancora molto difficile, con forti ripercussioni sociali sui numerosi lavoratori. Da qualche tempo, circolano voci di possibili esternalizzazioni di lavorazioni eseguite finora all’interno della realtà produttiva colligiana. Noi esprimiamo una ferma contrarietà a questa ipotesi, con l’obiettivo di tutelare e mantenere quel patrimonio di professionalità e di maestranze che hanno portato la ex Calp a crescere e ad affermarsi non solo a livello locale, dove è uno dei motori dell’economia della Valdelsa, ma anche in Italia, in Europa e nel mondo, dove occupa posizioni di mercato importanti”.
“Auspichiamo – aggiunge la nota – un impegno comune, a tutti i soggetti coinvolti, per garantire il rispetto dell’accordo siglato lo scorso giugno, senza stravolgere ulteriormente il tessuto socio-economico del territorio valdelsano. Chiediamo, quindi, all’azienda di rispettare l’accordo, alle istituzioni di monitorare costantemente la situazione dell’azienda e alla cittadinanza di continuare a stare vicini a chi è coinvolto in questa crisi, che sta segnando il futuro di un'industria storica e importante per il nostro territorio e il suo sviluppo”.
“Il quadro emerso dall’incontro con la Rsu aziendale – spiegano i partiti in una nota – appare ancora molto difficile, con forti ripercussioni sociali sui numerosi lavoratori. Da qualche tempo, circolano voci di possibili esternalizzazioni di lavorazioni eseguite finora all’interno della realtà produttiva colligiana. Noi esprimiamo una ferma contrarietà a questa ipotesi, con l’obiettivo di tutelare e mantenere quel patrimonio di professionalità e di maestranze che hanno portato la ex Calp a crescere e ad affermarsi non solo a livello locale, dove è uno dei motori dell’economia della Valdelsa, ma anche in Italia, in Europa e nel mondo, dove occupa posizioni di mercato importanti”.
“Auspichiamo – aggiunge la nota – un impegno comune, a tutti i soggetti coinvolti, per garantire il rispetto dell’accordo siglato lo scorso giugno, senza stravolgere ulteriormente il tessuto socio-economico del territorio valdelsano. Chiediamo, quindi, all’azienda di rispettare l’accordo, alle istituzioni di monitorare costantemente la situazione dell’azienda e alla cittadinanza di continuare a stare vicini a chi è coinvolto in questa crisi, che sta segnando il futuro di un'industria storica e importante per il nostro territorio e il suo sviluppo”.