COLLE VAL D'ELSA. Dalla Rsu di Rcr riceviamo e pubblichiamo.
"La R.S.U. della RCR Cristalleria Italiana s.p.a., a seguito degli ultimi aggiornamenti sulla situazione aziendale e sulla mancata applicazione della rotazione dei lavoratori in CIGS, comunica a tutte le parti in causa, alle istituzioni e ai cittadini del territorio la propria preoccupazione per il futuro di quasi 500 posti di lavoro e al tempo stesso ancora preoccupazione e contrarietà per la situazione in cui lavorano coloro che sono ancora presenti in azienda.
La R.S.U. della RCR Cristalleria Italiana s.p.a. si dichiara insoddisfatta di quanto proposto dall’Azienda sul fronte della rotazione della CIGS perché l’idea che solo poco più di una decina di persone possano rientrare al lavoro a fronte di circa 180 cassaintegrati è da ritenersi offensiva o almeno provocatoria, ma soprattutto significa che non si vuole capire che la rotazione si costruisce partendo dalla ricerca delle postazioni lavorative su cui far ruotare il maggior numero possibile di lavoratori e non trovando i lavoratori ritenuti più appetibili “professionalmente” dall’azienda (come sta accadendo), lasciando perciò fuori la stragrande maggioranza delle persone secondo criteri ad oggi soggetti alla sola discrezione dell’Azienda.
La R.S.U. della RCR Cristalleria Italiana s.p.a. invita ad una riflessione sulle modalità e sui criteri utilizzati per definire il modello organizzativo del processo produttivo della RCR di oggi, perché l’insieme di ristrettezze ormai noto rende il posto di lavoro sempre più difficile da sostenere per i lavoratori con ritmi sempre più elevati ed orari di lavoro sempre più discutibili.
La R.S.U. della RCR Cristalleria Italiana s.p.a. continua a richiedere il rispetto degli impegni presi alla fine del mese di giugno anche dal punto di vista delle banche e ricorda a banche ed istituzioni che il mancato arrivo delle risorse mette a rischio la riuscita della riconversione aziendale, ma diventa anche un macigno insostenibile sulle spalle dei lavoratori della RCR.
La R.S.U. della RCR Cristalleria Italiana s.p.a. rende noto che dopo lo svolgimento delle prime assemblee dei lavoratori svoltesi il 1° ottobre metterà in atto le forme di lotta che riterrà opportune e funzionali alle soluzioni possibili della ormai nota vicenda RCR. La R.S.U. comunica che le assemblee proseguiranno nei giorni 5 e 8 ottobre e che conseguentemente potranno essere prese ulteriori decisioni in merito".
"La R.S.U. della RCR Cristalleria Italiana s.p.a., a seguito degli ultimi aggiornamenti sulla situazione aziendale e sulla mancata applicazione della rotazione dei lavoratori in CIGS, comunica a tutte le parti in causa, alle istituzioni e ai cittadini del territorio la propria preoccupazione per il futuro di quasi 500 posti di lavoro e al tempo stesso ancora preoccupazione e contrarietà per la situazione in cui lavorano coloro che sono ancora presenti in azienda.
La R.S.U. della RCR Cristalleria Italiana s.p.a. si dichiara insoddisfatta di quanto proposto dall’Azienda sul fronte della rotazione della CIGS perché l’idea che solo poco più di una decina di persone possano rientrare al lavoro a fronte di circa 180 cassaintegrati è da ritenersi offensiva o almeno provocatoria, ma soprattutto significa che non si vuole capire che la rotazione si costruisce partendo dalla ricerca delle postazioni lavorative su cui far ruotare il maggior numero possibile di lavoratori e non trovando i lavoratori ritenuti più appetibili “professionalmente” dall’azienda (come sta accadendo), lasciando perciò fuori la stragrande maggioranza delle persone secondo criteri ad oggi soggetti alla sola discrezione dell’Azienda.
La R.S.U. della RCR Cristalleria Italiana s.p.a. invita ad una riflessione sulle modalità e sui criteri utilizzati per definire il modello organizzativo del processo produttivo della RCR di oggi, perché l’insieme di ristrettezze ormai noto rende il posto di lavoro sempre più difficile da sostenere per i lavoratori con ritmi sempre più elevati ed orari di lavoro sempre più discutibili.
La R.S.U. della RCR Cristalleria Italiana s.p.a. continua a richiedere il rispetto degli impegni presi alla fine del mese di giugno anche dal punto di vista delle banche e ricorda a banche ed istituzioni che il mancato arrivo delle risorse mette a rischio la riuscita della riconversione aziendale, ma diventa anche un macigno insostenibile sulle spalle dei lavoratori della RCR.
La R.S.U. della RCR Cristalleria Italiana s.p.a. rende noto che dopo lo svolgimento delle prime assemblee dei lavoratori svoltesi il 1° ottobre metterà in atto le forme di lotta che riterrà opportune e funzionali alle soluzioni possibili della ormai nota vicenda RCR. La R.S.U. comunica che le assemblee proseguiranno nei giorni 5 e 8 ottobre e che conseguentemente potranno essere prese ulteriori decisioni in merito".