Quando la prossima amministrazione comunale sarà nella pienezza delle sue funzioni e si sarà preso atto che non può e non intende costruire uno stadio di proprietà, spetterà alla Robur avanzare una proposta
SIENA. “La collocazione dello stadio è un tema molto delicato per l’interesse della città e per il futuro della Robur. Ho già espresso la mia posizione con chiarezza nelle settimane scorse e l’ho argomentata nell’incontro, da me tanto apprezzato, con il Siena Club Fedelissimi. Mi sento di aggiungere soltanto che in questo momento l’obiettivo più importante è tornare nella massima serie e giocare al Rastrello il prossimo campionato di Serie A”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, candidato a sindaco di Siena per il centrosinistra, interviene in merito alla questione del nuovo stadio della Robur.
“La prudenza – prosegue Ceccuzzi – è d’obbligo non solo per ragioni scaramantiche, ma anche per agire con coerenza e responsabilità nei confronti di tutte le istituzioni che hanno competenze in materia di deroga. Quando la Robur e la città avranno messo al sicuro questi risultati, ai quali contribuiscono i gol, il sostegno dei tifosi e delle istituzioni, come la prudenza di tutti i soggetti in campo, si aprirà una fase nuova. Quando la prossima amministrazione comunale sarà nella pienezza delle sue funzioni e si sarà preso atto che non può e non intende costruire uno stadio di proprietà, spetterà alla Robur avanzare una proposta per andare nella direzione del calcio europeo. Stadi di proprietà delle società, come luoghi sicuri e di intrattenimento per tifosi e famiglie, da cui ricavare reddito come avviene già per tanti club a livello continentale. Per fare questo ci vorrà un progetto complessivo da presentare al Comune, compatibile con la visione di città che, nel frattempo, avranno scelto gli elettori senesi. Servirà molto di più, come si vede, di un’intervista a fine partita della quale, come in tutte le gare, a referto rimane solo il risultato”.