di Augusto Mattioli
SIENA. E’ difficile la situazione nei carceri di San Gimignano e Siena. Se n’è resa conto la parlamentare Rita Bernardini, che – nell’ambito della campagna elettorale per le elezioni europee che la vede candidata assieme alla senese Giulia Simi nella circoscrizione comprendente Siena – ha visitato oggi i carcere di Santo Spirito e di Ranza.
“Nelle nostre carceri siamo alla situazione pre indulto con oltre 62 mila detenuti e con una prevedibile crescita 800 -1000 al mese. C’ è davvero di che preoccuparsi per la tenuta del sistema carcerario del nostro paese. Non so cosa potrà accadere”, ha detto mostrando non poca preoccupazione, !questa estate quando la popolazione carceraria aumenterà, quando ci saranno le ferie degli agenti, quando ci sarà mancanza d’acqua come accade in alcune carceri del nostro paese”.
Nei carceri di San Gimignano e Siena si riprongono problemi comuni a tutti i luoghi di detenzione del nostro paese. Troppo affollamento soprattutto a Ranza, l’insufficiente numero di agenti di polizia penitenziaria, la carenza di altre figure professionali, la situazione dei detenuti tossicodipendenti. “Devo dire – ha aggiunto Bernardini – che miracolosamente fino ad ora i detenuti italiani nel loro complesso hanno dimostrato, così come il personale, molta responsabilità. Non so cosa potrà accadere nei prossimi mesi. Comunque viene segnalato un aumento degli atti di violenza da parte dei detenuti nei confronti degli agenti. Per non parlare dei suicidi, delle morti che non hanno spiegazioni”.
Bernardini ha fornito anche dei dati sulla situazione dei due carceri. A San Gimignano oggi sono ospitati 341 reclusi contro una capienza di 237, gli stranieri comunitari ed extra sono 115. La pianta organica prevede 233 agenti, ma in servizio ce ne sono 146, di cui 13 occupati nelle traduzioni in altre carceri e altri sono distaccati. E sono poche anche le figure professionali come psichiatri e psicologi.
Nel carcere di Siena i detenuti sono pochi, 67, e non si registra sovraffollamento. Gli stranieri sono il 35%, i tossicodipendenti il 45% alcuni con patologie Hiv. Gli agenti sono 42, ma l’organico previsto è di 52. Tre agenti sono però distaccati e altri 9 sono impegnati nelle traduzioni. Inoltre ci sono 5 agenti donna che non possono andare nelle sezioni. A Siena , sottolinea Bernardini, ci sono attività che permettono ai detenuti di impiegare in modo utile il loro tempo. C’è chi lavora "ma il governo – accusa la parlamentare – ha tagliato i fondi per pagare l’attività svolta". Un aspetto molto negativo di Siena la sporcizia: “Le condizioni igieniche lasciano a desiderare”.
La situazione delle carceri potrebbe peggiorare ancora vista la faccia feroce del centro destra sulla politica della sicurezza. Tanto più con la caccia ai chi commette reato di clandestinità. Di qui a parlare dei respingimenti il passo è breve. Secondo Bernardini “il problema dei respingimenti non può essere risolto dall’Italia, se non violando tutte le norme di diritto internazionale, delle convenzioni Onu e anche del diritto nazionale e costituzionale. Una risposta potrebbe giungere dall’Europa, ma non si è voluta fino ad oggi l’Europa politica. Uno dei settori di cui dovrebbe occuparsi – ha sostenuto – è proprio quello della politica estera. Noi abbiamo sempre detto: Europa federalista, con un presidente eletto, un parlamento eletto dal popolo europeo, una politica estera comune e una difesa comune. L’Europa ha delle norme sui migranti che sono molto liberali, ma non può riuscire a farle rispettare se non si decide una politica comune, che dev'essere sempre di più euro-mediterranea. L’Africa – ha aggiunto – è un continente alla disperazione che si affaccia sul mediterraneo. Stiamo dando irresponsabilmente, questo sì per responsabilità del governo Berlusconi e dell’opposizione del partito democratico, un ruolo di guida ad un dittatore come Gheddafi, che ormai diventa sempre più il leader africano. Anziché avere a che fare con paesi democratici diamo un ruolo ispettore politico ad uno dei peggiori dittatori che ci sono”.
SIENA. E’ difficile la situazione nei carceri di San Gimignano e Siena. Se n’è resa conto la parlamentare Rita Bernardini, che – nell’ambito della campagna elettorale per le elezioni europee che la vede candidata assieme alla senese Giulia Simi nella circoscrizione comprendente Siena – ha visitato oggi i carcere di Santo Spirito e di Ranza.
“Nelle nostre carceri siamo alla situazione pre indulto con oltre 62 mila detenuti e con una prevedibile crescita 800 -1000 al mese. C’ è davvero di che preoccuparsi per la tenuta del sistema carcerario del nostro paese. Non so cosa potrà accadere”, ha detto mostrando non poca preoccupazione, !questa estate quando la popolazione carceraria aumenterà, quando ci saranno le ferie degli agenti, quando ci sarà mancanza d’acqua come accade in alcune carceri del nostro paese”.
Nei carceri di San Gimignano e Siena si riprongono problemi comuni a tutti i luoghi di detenzione del nostro paese. Troppo affollamento soprattutto a Ranza, l’insufficiente numero di agenti di polizia penitenziaria, la carenza di altre figure professionali, la situazione dei detenuti tossicodipendenti. “Devo dire – ha aggiunto Bernardini – che miracolosamente fino ad ora i detenuti italiani nel loro complesso hanno dimostrato, così come il personale, molta responsabilità. Non so cosa potrà accadere nei prossimi mesi. Comunque viene segnalato un aumento degli atti di violenza da parte dei detenuti nei confronti degli agenti. Per non parlare dei suicidi, delle morti che non hanno spiegazioni”.
Bernardini ha fornito anche dei dati sulla situazione dei due carceri. A San Gimignano oggi sono ospitati 341 reclusi contro una capienza di 237, gli stranieri comunitari ed extra sono 115. La pianta organica prevede 233 agenti, ma in servizio ce ne sono 146, di cui 13 occupati nelle traduzioni in altre carceri e altri sono distaccati. E sono poche anche le figure professionali come psichiatri e psicologi.
Nel carcere di Siena i detenuti sono pochi, 67, e non si registra sovraffollamento. Gli stranieri sono il 35%, i tossicodipendenti il 45% alcuni con patologie Hiv. Gli agenti sono 42, ma l’organico previsto è di 52. Tre agenti sono però distaccati e altri 9 sono impegnati nelle traduzioni. Inoltre ci sono 5 agenti donna che non possono andare nelle sezioni. A Siena , sottolinea Bernardini, ci sono attività che permettono ai detenuti di impiegare in modo utile il loro tempo. C’è chi lavora "ma il governo – accusa la parlamentare – ha tagliato i fondi per pagare l’attività svolta". Un aspetto molto negativo di Siena la sporcizia: “Le condizioni igieniche lasciano a desiderare”.
La situazione delle carceri potrebbe peggiorare ancora vista la faccia feroce del centro destra sulla politica della sicurezza. Tanto più con la caccia ai chi commette reato di clandestinità. Di qui a parlare dei respingimenti il passo è breve. Secondo Bernardini “il problema dei respingimenti non può essere risolto dall’Italia, se non violando tutte le norme di diritto internazionale, delle convenzioni Onu e anche del diritto nazionale e costituzionale. Una risposta potrebbe giungere dall’Europa, ma non si è voluta fino ad oggi l’Europa politica. Uno dei settori di cui dovrebbe occuparsi – ha sostenuto – è proprio quello della politica estera. Noi abbiamo sempre detto: Europa federalista, con un presidente eletto, un parlamento eletto dal popolo europeo, una politica estera comune e una difesa comune. L’Europa ha delle norme sui migranti che sono molto liberali, ma non può riuscire a farle rispettare se non si decide una politica comune, che dev'essere sempre di più euro-mediterranea. L’Africa – ha aggiunto – è un continente alla disperazione che si affaccia sul mediterraneo. Stiamo dando irresponsabilmente, questo sì per responsabilità del governo Berlusconi e dell’opposizione del partito democratico, un ruolo di guida ad un dittatore come Gheddafi, che ormai diventa sempre più il leader africano. Anziché avere a che fare con paesi democratici diamo un ruolo ispettore politico ad uno dei peggiori dittatori che ci sono”.