CHIANCIANO TERME. (z. r.) Un congresso nazionale combattuto, pieno di anime in contrasto e di voci variamente colorate, quello che si è concluso ieri (2 novembre) a Chianciano. Tutto nella norma, dal momento che, a riunirsi, sono stati i Radicali di Marco Pannella e Emma Bonino.
Un partito storico, quello dei Radicali, da oltre 50 anni sulla scena politica europea, con cambi di nome ed esperienze vissute in una visione sempre antiproibizionista e liberale.
Tre giorni di interventi a 360 gradi: dall'eutanasia fino alla attualissima mancanza di un presidente della Commissione di vigilianza Rai (che ha spinto alcuni dei militanti a portare il lutto al braccio).
Non sono mancati neppure momenti di precisazione in merito alle future alleanze politiche. A chiarire è stato Pannella, leader storico e anima vera del partito: "Noi staremo accanto, dentro di loro – ha detto Pannella, riferendosi al Pd – una gestione non democratica, antidemocratica e con una gestione dittatoriale, fatta da Veltroni e compagni, nel tentativo, di fatto, di portare lo scalpo dei radicali oltre Tevere e al regime". "Non s’illudano – ribadisce Pannella – non li molleremo mai" perchè "è la storia" anche se "sappiamo che loro cercano di esorcizzare la nostra presenza. È una cretineria politica, sono cretini". In una frate tutta la carica politica e l'entusiasmo "re-sistenziale" che ha imperniato il congresso chiancianese dei radicali.
La carica emotiva, comunque, ha giocato anche qualche scherzo. Soprattutto alla neo eletta a segretario del partito. La sensibile Antonella Casu che prima ha rifiutato la candidatura e poi, dopo due giorni di esitazione – e la proposta di nomi alternativi, alcuni storici altri assolutamente "caduti dal pero" – ha accettato tra le lacrime di riassumere l'incarico.
Insomma: quello che nei lanci d'agenzia è stato giustamente definito uno "psicodramma" si è in effetti consumato tra l'incredulità di alcuni e l'entusiasmo di altri militanti a cui non sembrava vero di poter partecipare con tanta passione e partecipazione alla elezione di un rappresentante di partito.
Un partito storico, quello dei Radicali, da oltre 50 anni sulla scena politica europea, con cambi di nome ed esperienze vissute in una visione sempre antiproibizionista e liberale.
Tre giorni di interventi a 360 gradi: dall'eutanasia fino alla attualissima mancanza di un presidente della Commissione di vigilianza Rai (che ha spinto alcuni dei militanti a portare il lutto al braccio).
Non sono mancati neppure momenti di precisazione in merito alle future alleanze politiche. A chiarire è stato Pannella, leader storico e anima vera del partito: "Noi staremo accanto, dentro di loro – ha detto Pannella, riferendosi al Pd – una gestione non democratica, antidemocratica e con una gestione dittatoriale, fatta da Veltroni e compagni, nel tentativo, di fatto, di portare lo scalpo dei radicali oltre Tevere e al regime". "Non s’illudano – ribadisce Pannella – non li molleremo mai" perchè "è la storia" anche se "sappiamo che loro cercano di esorcizzare la nostra presenza. È una cretineria politica, sono cretini". In una frate tutta la carica politica e l'entusiasmo "re-sistenziale" che ha imperniato il congresso chiancianese dei radicali.
La carica emotiva, comunque, ha giocato anche qualche scherzo. Soprattutto alla neo eletta a segretario del partito. La sensibile Antonella Casu che prima ha rifiutato la candidatura e poi, dopo due giorni di esitazione – e la proposta di nomi alternativi, alcuni storici altri assolutamente "caduti dal pero" – ha accettato tra le lacrime di riassumere l'incarico.
Insomma: quello che nei lanci d'agenzia è stato giustamente definito uno "psicodramma" si è in effetti consumato tra l'incredulità di alcuni e l'entusiasmo di altri militanti a cui non sembrava vero di poter partecipare con tanta passione e partecipazione alla elezione di un rappresentante di partito.
I primi attriti all'interno della triade "Pannella-Bonino-Casu" si sono consumati durante il discorso di apertura della segretaria uscente. "Mi sono sentita sola" aveva detto la Casu dichiarando di non volere per questo continuare a ricoprire il duro incarico di segretaria nazionale dei Radicali. Una presa di posizione, quella della Casu, che strideva con quanto deciso "con la forza" da Pannella che, al motto di "Squadra che vince non si cambia" aveva già dal mese di luglio messo in chiaro la conferma della segretaria uscente. Anche contro la volontà della Bonino.
Lo scontro Pannella-Bonino si chiarisce alla votazione della mozione del congresso che traccia la linea politica del partito. Pannella si astiene perchè, dice lui, mancano questioni fondamentali, come l'eutanasia. Emma Bonino, tra le firmatarie della mozione replica secca: "avremmo gradito altri contributi" dice, lasciando intendere che forse, l'assenza all'incontro in notturna della candidata-non candidata Casu, era stato avventato.
Tra velate accuse e non detti espliciti – interventi di platea e pittoreschi atti di presenza – l'invito a ricandidarsi è arrivato a riunire il trio della dirigenza.
Abbracci, baci e promesse di pieno sostegno al cammino del nuovo anno – impegnativo – che si prospetta all'orizzonte per il partito.
Clicca qui per vedere le foto di Ivan Meacci
Lo scontro Pannella-Bonino si chiarisce alla votazione della mozione del congresso che traccia la linea politica del partito. Pannella si astiene perchè, dice lui, mancano questioni fondamentali, come l'eutanasia. Emma Bonino, tra le firmatarie della mozione replica secca: "avremmo gradito altri contributi" dice, lasciando intendere che forse, l'assenza all'incontro in notturna della candidata-non candidata Casu, era stato avventato.
Tra velate accuse e non detti espliciti – interventi di platea e pittoreschi atti di presenza – l'invito a ricandidarsi è arrivato a riunire il trio della dirigenza.
Abbracci, baci e promesse di pieno sostegno al cammino del nuovo anno – impegnativo – che si prospetta all'orizzonte per il partito.
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