Adesso che Ceccuzzi ha ufficializzato la sua candidatura si ipotizzano i nomi dei suoi possibili assessori
di Raffaella Zelia Ruscitto
SIENA. Non ci dormivamo la notte! Poi – meno male – Franco Ceccuzzi ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco dell’intera coalizione del centrosinistra. Intera… magari un tantino acciaccata… ma ricompattata in extremis, pur con vistosi cerotti.
Tanto per fare un esempio esplicativo… avete tutti ben presente quello che sta accadendo a livello nazionale? La vicenda della scissione e poi del lento esodo dal partito di Fini a quello di Berlusconi? A Siena, città sempre “alla moda” e che segue le tendenze più elitarie, le cose vanno più o meno allo stesso modo.
Al tavolo di concertazione il Gotha della politica di centrosinistra ha dovuto fare un’operazione di mosaico che non sempre è riuscita come nella chiesa di Sant’Apollinare in Classe a Ravenna!
Alcune schegge restano fuori dal “disegno ceccuzziano”. A partire dai fuoriusciti del Sel – che ancora restano ai margini del gioco – e dall’IdV che (sebbene tutti dicano che, visto il commissariamento, non potrà che “rientrare nei ranghi” (Evangelisti è il contatto prediletto di Ceccuzzi), adesso si gioca più che una partita politica quella sola “faccia” che le resta. Ed anche quel briciolo di credibilità che qualche disilluso del Pd le avrebbe accordato. E di disillusi ce ne sono, eccome!
Ma non tutte le ciambelle riescono con il buco. Possono dirlo sia Berlusconi che Ceccuzzi. A tutto c’è rimedio, meno che alla morte (politica s’intende). E così, a furia di trattative, di accordi, di promesse, ecco che i dissidenti fanno atto di ripensamento e scelgono di assumere posizioni più morbide e meno drastiche. Potrebbe essere il caso (ma forse anche no) dei due fuoriusciti del Sel Giacomo Paoli, presidente della Circoscrizione 5, e Giancarlo Bartolini, consigliere. Questi potrebbero anche rivedere le loro posizioni estremiste per scegliere una via di conciliazione. Magari candidandosi in una lista neutra come quella di Rifondazione Comunista. La lista del probabile assessore Fiorino Iantorno. Certo, sarebbe troppo sfacciato tornare nel Sel di Cannamela, altro possibile assessore nella rosa della Giunta Ceccuzzi. Quindi meglio restare defilati… Tanto la gente si dimentica di questi salti felini e, come si dice sempre per le amministrative, pensa alla persona e non alla lista.
Proviamo a riportare qualche voce più attendibile in questo totogiunta di metà febbraio. Registriamo tra i più “quotati” del “borsino” degli assessori 2011 la giovane e rampante Carolina Persi. Per lei un assessorato dinamico e adatto alla sua giovane età e alla sua scarsa esperienza. Tipo “politiche giovanili”. Si parla anche di Alberto Taccioli o/e di Andrea Bellandi, uno di quelli iscritti alla un tempo attiva “Per Siena”, valsa quasi esclusivamente ad osannare l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano. Chissà poi perchè.
Per il braccio destro di Ceccuzzi, Giulio Carli, resta l’incertezza tra un assessorato (bilancio?) e la prossima nomina in Fondazione Mps, nel 2012. Posti già in previsione, dal momento che il calendario Maya offre possibili soddisfazioni da gustare fino al 21 dicembre.
Degli assessori attualmente in carica, quasi tutti al secondo mandato, Fiorenzani (anch’egli al secondo mandato da assessore) è quello che appare “sfiduciato” dal quasi-sindaco, che si dice abbia chiaramente espresso la sua volontà di non considerarlo nel suo manipolo di candidati.
Del resto, visti i parametri relativi all’età, Pier Paolo era “fuori”! Evidentemente il quasi-sindaco non ha seguito il simpatico intervento dell’assessore ai Servizi, rete, elettromagnetismo e attuazione del programma a Caterpillar, la trasmissione di Radio2. Un intervento memorabile nel quale Fiorenzani ha descritto “l’abbuiamento” della piazza e l’illuminazione con il tricolore delle trifore di Palazzo Pubblico.
Nel borsino della Giunta 2011 anche un nome margheritino, di area monaciana: la giovane Benedetta Granai che potrebbe, eventualmente, accontentarsi anche di un posto da consigliere.
Adesso non resta che qualche bagliore di conferma… e l’appuntamento di domani (20 febbraio), quando si terrà il congresso dei giovani democratici. Probabile segretario provinciale (e non vogliamo peccare di presunzione dando la certezza della nomina) Andrea Biagianti e suo vice probabile Giacomo Zanibelli. Quest’ultimo, margheritino slegato dal gruppo Monaci, era da qualche tempo anche “fuori dai giochi” e questa nomina potrebbe essere vista come un “contentino” ad una figura non ancora “plasmata” e di difficile gestione. Fatto decisamente insolito nel marasma dei giovani mossi dal sacro fuoco della politica, a Siena.
Tornando al congresso: in tale occasione potrebbe emergere qualche altro nome di “papabile” rampollo della giovane schiera dei ceccuzziani.
Elisa Meloni resta segretario provinciale o il suo futuro è a Roma? C’è chi dice di sì… e chi dice di no, pensando che quel posto, in caso di imminenti elezioni nazionali, dovrebbe toccare al vicepresidente della Provincia, Alessandro Pinciani. Una lotta, questa, tutta interna alle due fazioni pidiine e margheritine. Del resto, il numero dei deputati non si può “allargare” come si fa con i membri di un qualsiasi consiglio di amministrazione. Ergo, toccherà trovare una soluzione. Magari ad un nuovo tavolo. E magari in un laboratorio artigiano di arte del mosaico.
In tutto questo, stupisce un po’ il silenzio dei Monaci (peraltro già “sazi”). Ma si sa, spesso, i monaci fanno voto di silenzio…