di Augusto Mattioli
SIENA. "Un nuovo sistema, tendenzialmente bipartitico ha bisogno di due parti. Se una viene meno anche per l’altra è più difficile. Noi riusciamo a fare con maggiore difficoltà il partito unico del centro destra se dall’altra c’è chi ha perso l’ambizione di fare il partito unico del centro sinistra” Lo ha dichiarato all’Agi il senatore del Pdl Gaetano Quagliariello a margine di un incontro a Siena con i dirigenti del suo partito, riguardo i problemi del partito democratico.
Il senatore si è anche incontrato in merito alla situazione dell’università di Siena con il sindaco Maurizio Cenni, con il presidente della Provincia Fabio Ceccherini e con il rettore Silvano Focardi.
“C’è una situazione oggettivamente di crisi politica di questo partito. Penso che più che una questione morale, un termine che non mi piace, quello che preoccupa il partito democratico è la difficoltà a trovare una linea. Io ritengo – ha aggiunto Quagliariello – che la ragione di fondo è che si è allontanato dalla sua origine che era nell’atteggiamento assunto nelle elezioni di aprile. Cioè essere un partito maggioritario che tendeva a una semplificazione del gioco politico distaccandosi da ciò che la sinistra era stata con Prodi. Questa è stata una scelta assolutamente complementare fatta da Berlusconi con il Popolo della libertà. La scelta del partito democratico è stata messa in dubbio. Un po’ lui stesso un po’ dall’atteggiamento assunto dall’Italia dei Valori che immediatamente dopo le elezioni ha fatto un gruppo a sè quando invece aveva parlato di gruppo unico. Un atteggiamento estremistico in alcuni casi vicino all’eversione come nel caso delle cose dette alla manifestazione a piazza Navona. Al cospetto di questa situazione il partito democratico anziché denunciare questa alleanza di è adeguato. Questra è la sensazione che ha dato in Abruzzo”.
Secondo il senatore Quagliariello il Partito Democratico “è tornato indietro accettando quella coalizione che invece aveva superato, nella sue intenzioni, nelle politiche di aprile. Invece, nelle elezioni abruzzesi si è presentato con un coalizione vecchio stile là dove il Popolo della libertà ha confermato la scelta di aprile. Tutto questo mi preoccupa. L’attacco che ora sta ricevendo dalle procure trova un partito attonito che non riesce a rispondere politicamente".