Difficili situazioni dal punto di vista ocupazionale e sociale

BARI. Abbiamo appreso con soddisfazione della lettera scritta da Loredana Capone, in qualità di Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, e indirizzata al Presidente, Alessandro Profumo, e al Direttore Generale, Fabrizio Viola, della Banca Monte dei Paschi di Siena spa. Le ricadute in Puglia, sia in termini occupazionali che sociali in seguito all’applicazione del Piano Industriale 2012-2015 della banca saranno molto gravi. All’interno di quel Piano vi è un progetto di riorganizzazione, già in via di attuazione da diversi mesi, che ha smantellato tutta la struttura organizzativa in Puglia per la prima volta nella storia della banca. Già in conseguenza di questa scelta diverse centinaia di lavoratori, e di consolidate professionalità importanti per lo sviluppo economico e sociale della regione, hanno dovuto subire una ricollocazione territoriale e professionale. Ciò che preoccupa ancor di più è il progetto di esternalizzare le attività di “back office” ritenute non più funzionali al “core business” della banca. Quest’ultimo progetto comporta la fuoriuscita dal settore di centinaia di lavoratori pugliesi, e di conseguenza da una consolidata tradizione di diritti e di un alto livello di relazioni sindacali, e l’ingresso per quelle persone in un mondo lavorativo nebuloso dai confini incerti in cui il posto di lavoro diventa precario e a rischio di sopravvivenza.
Qualche mese fa la Fisac/CGIL aziendale ha rifiutato la firma di un Accordo nella banca che ha cancellato trent’anni di conquiste sindacali e di diritti che rappresentavano l’avanguardia contrattuale nel settore del credito e i cui effetti nulla hanno a che fare con la situazione di difficoltà in cui versa il Monte dei Paschi.
La lettera dell’Assessore apre uno scenario in cui si chiede alla Banca Monte dei Paschi di Siena spa di ripensare quel progetto e di misurarsi con le Istituzioni e le Parti Sociali sulle ricadute che esso avrà sul futuro non solo di quelle lavoratrici e di quei lavoratori ma anche del senso e del ruolo che la banca intende avere in Puglia nei prossimi anni e che ha una influenza diretta sulla crescita sociale ed economica dell’intera società pugliese.
Chiediamo, pertanto, come CGIL Puglia e come Fisac/CGIL Puglia l’apertura di un tavolo di confronto e di analisi su questa grave situazione che interessa diverse centinaia di lavoratori della banca in Puglia presso l’Assessorato al Lavoro, insieme a quello già sensibile dello Sviluppo Economico, della Regione Puglia.
Antonella Morga – Segretario regionale Cgil Puglia
Mario Gentile – Segretario generale FISAC Cgil Puglia